Cronaca

Provoloni venduti nelle parrocchie per sistemare le chiese danneggiate dal sisma: iniziativa di Auricchio e diocesi di Cremona

L’ultima stima dei danni risale all’8 novembre. ‘Tra gli otto e i dieci milioni di euro’, aveva dichiarato don Achille Bonazzi, responsabile dei Beni artistici e culturali della diocesi. Chiese danneggiate dal sisma di maggio, alcune inagibili, altre chiuse parzialmente, che stentano a tornare al loro splendore per mancanza di fondi. Ora l’iniziativa della diocesi e della ditta Auricchio. Nelle prossime settimane nelle singole parrocchie saranno venduti provoloni, il cui ricavato servirà per coprire parte delle ingenti spese per i restauri. La raccolta fondi ‘culinaria’ verrà presentata martedì 4 novembre alle 11 alla Curia Vescovile di Cremona. Nell’occasione don Bonazzi traccerà un bilancio definitivo dei danni provocati dal sisma ai beni ecclesiastici diocesani. Ad inizio novembre, questa la situazione. Tra le chiese inagibili c’erano quella di Aspice, in parte quella di Corte de’ Frati, completamente quella della Santissima Trinità di Castelleone, in parte Motta Baluffi, in parte la chiesa del Bosco ex Parmigiano, in parte Pomponesco, completamente Cogozzo e a Sabbioneta la chiesa del Carmine e Villa Pasquali.

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