Bersani piglia-tutto in provincia, ecco i 'fortini' di Renzi caduti Ribaltone a Casalmaggiore
E’ un Bersani quasi piglia-tutto in provincia di Cremona. Anche in moltissime zone dove al primo turno delle primarie di centrosinistra si era imposto Matteo Renzi, il segretario del Pd è riuscito ad aggiudicarsi la maggioranza dei voti nel giorno del ballottaggio. E’ chiaro quanto sia stato determinante il sostegno del leader di Sel, Nichi Vendola. Un dato su tutti, quello di Casalmaggiore: qui lo scorso 25 novembre il “rottamatore” aveva fatto registrare 245 voti, 4 più di Bersani; ieri, invece, in tutti e tre i seggi della città l’ex ministro è andato oltre il 50%.
ECCO I ‘FORTINI’ DI RENZI SUL TERRITORIO
CADUTI NEL GIORNO DEL BALLOTTAGGIO
Una settimana fa il sindaco di Firenze aveva superato il politico piacentino in ben 14 località (oltre a Casalmaggiore): Capergnanica-Casaletto Ceredano, Trigolo, Casalmorano, Castelverde, Corte de’ Frati, Cremosano, Crotta d’Adda, Cicognolo-Cappella Picenardi, Madignano, Martignana Po, Offanengo-Ricengo, Persico Dosimo, Scandolara Ravara, Spineda (parità tra i due a Casaletto Vaprio e Gerre de’ Caprioli).
Gran parte di questi “fortini” renziani sono però caduti nel ballottaggio: Bersani ha infatti perso solo a Casalmorano, a Cicognolo-Cappella Picenardi, a Trigolo, a Martignana Po e a Cremosano. Pareggi, ieri, ci sono stati a Corte de’ Frati, Crotta d’Adda, Scandolara Ravara e Spineda.
Michele Ferro
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IN PROVINCIA DI CREMONA
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