Cronaca

Il Comune si è affidato a Prima Show senza garanzie di serietà né di fidejussioni Udienza fissata il 28 marzo 2013

E’ partita la causa civile contro il Comune per i danni patrimoniali arrecati a diverse ditte dai mancati pagamenti di Prima Show (fallita a Roma lo scorso 23 novembre), gestore dell’edizione 2010 del Festival di Mezzaestate. Questa mattina l’avvocato Giovanni Ripa ha consegnato gli atti di citazione. Le aziende che si sono costituite contro il Comune sono: Format Grafica e Comunicazioni ; la Società Sebach – Servizio Bagni Chimici s.r.l., la Ditta individuale del signor Alfredo Corni, ora Ditta Image-Lab; la Società Sartoretto Group s.r.l. Stanging Company; la Società Fantigrafica s.r.l., la società Giochi di Luce Servizi s.r.l., la Società Cooperativa Sociale Onlus Prontoservizi, la Società Cooperativa Dharma, la Società Polografico s.r.l.; la Società Hotel Astoria s.r.l.; la Società Uggeri Pubblicità s.r.l., la Società Keropetrol s.p.a.; la Ditta Arena Giardino – Parco Tognazzi.

L’ATTO DI CITAZIONE

“Tutte le ditte sono state fornitrici di servizi o beni per la manifestazione della città di Cremona conosciuta con il nome di ‘Festival di Mezza Estate’ per l’edizione svoltasi nell’estate del 2010. – si legge nell’atto di citazione – La rassegna, che raccoglie tutti i generi di spettacolo, è iniziata nell’anno 2006 e poi è proseguita nel corso degli anni con sempre maggiore riscontro di pubblico, diventando così per l’Amministrazione Comunale di Cremona un motivo di impegno e di prestigio. Anche nell’anno 2010 il Comune di Cremona si è reso promotore ed organizzatore principale della manifestazione, tramite il proprio Assessorato alla Cultura, Commercio e Turismo, in affiancamento alla società di spettacolo ‘Prima Show’ che è stata scelta dal Comune per la gestione dell’evento. La scelta del Comune di Cremona sull’Agenzia di spettacolo ‘Prima Show’ per la gestione della rassegna pareva motivata dalla sostenibilità finanziaria dell’evento. Infatti l’Agenzia di spettacolo ‘Prima Show’ si era proposta per la gestione degli spettacoli interni alla rassegna, ed anche per quelli previsti nel calendario predisposto direttamente dall’Ufficio Eventi del Comune, con contenuti artistici ed economici fin troppo competitivi, nonostante non vantasse alcuna collaudata esperienza nel settore e non offrisse alcuna valida garanzia finanziaria né personale né fideiussoria. La visura sulle società di capitale iscritte alla Camera di Commercio di Roma attesta, infatti, che l’Agenzia di spettacolo “Prima Show” aveva iniziato l’attività solo il I° settembre 2009, ossia sei mesi prima di presentare al Comune di Cremona la propria proposta organizzativa per l’evento. Pertanto è evidente come l’Agenzia di spettacolo ‘Prima Show’ avesse partecipato al bando indetto dall’Amministrazione Comunale per selezionare il gestore dell’evento, senza fornire elementi di comprovata esperienza nel settore artistico o senza serie garanzie di solidità economica che avrebbero dovuto garantirne la solvibilità vero i fornitori del Festival”.

“IL COMUNE NON HA VALUTATO CON ATTENZIONE
LA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA DEL PROGRAMMA”

Ma nella citazione si va ben oltre. Si dice della fretta del Comune, dei cambiamenti di artisti rispetto alle proposte iniziali, del programma ufficiale e definitivo arrivato all’ultimo momento. “In sostanza tutte le necessarie valutazioni in tema di garanzie e di prescrizioni per la buona riuscita dell’evento artistico, affidato anche alla collaborazione della Società ‘Prima Show’, venivano rimandate a dopo la delibera senza nessun approfondimento in sede di decisione e di scelta”, si legge ancora nell’atto. Ed ancora: “Appare quindi evidente come il Comune di Cremona abbia affidato un programma così ambizioso ad una società del tutto sconosciuta e si sia avvalso della collaborazione di una società appena sorta, senza avere avuto né la volontà né il tempo di compiere le necessarie indagini e gli indispensabili approfondimenti. In sostanza, perciò, il Comune di Cremona appare non aver valutato con attenzione e serietà il contenuto non solo delle proposte artistiche, ma soprattutto, per quello che qui rileva, la sostenibilità economica del programma e la necessità delle opportune coperture finanziarie e fideiussorie”. Dice ancora l’avvocato Ripa nell’atto di citazione: “L’esito di questa scelta da parte dell’Amministrazione Comunale è noto a tutti, ed è stato riportato più volte e con grande risalto alla stampa locale. “Difatti da un lato la società ‘Prima Show’ è apparsa incapace di qualsiasi operatività commerciale, risultando come la classica ‘scatola vuota’, ed a suo carico si sono registrati numerosi protesti e le attività di recupero da parte dei numerosi creditori non ha portato ad alcun utile risultato, e dall’altro lato il Comune di Cremona continua ad evadere ogni richiesta da parte dei fornitori che hanno lavorato per la rassegna ritenendo di non avere alcuna responsabilità in merito all’accaduto”.

“RESPONSABILITA’ DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE”

Le ditte che hanno fornito i loro servizi ed i loro prodotti non sono riusciti a recuperare tutto il loro credito nei confronti di Prima Show, “del cui inadempimento deve essere chiamata a rispondere anche l’Amministrazione Comunale di Cremona sia per responsabilità contrattuale in qualità di organizzatore o co-organizzatore dell’evento, che per la responsabilità extracontrattuale basata sulla cosiddetta “culpa in eligendo” ex art. 2043 c.c, fonte di un sussidiario obbligo di risarcimento per equivalente”. Tra l’altro risulta che i primi contatti con l’Agenzia ‘Prima Show’ da parte di alcuni creditori sono avvenuti per il tramite del Direttore Artistico signor Elio Conzadori, funzionario del Comune di Cremona.

Il Comune di Cremona viene citato in persona del sindaco Oreste Perri e l’udienza è stata fissata per il 28 marzo 2013. Tra i testi figurano alcuni dipendenti comunali che hanno prestato la loro opera durante il Festival facendosi garanti degli impegni. I danni richiesti al Comune ammontano a 660mila euro.

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