Calcioscommesse, Gegic si è costituito Giovedì l'interrogatorio
Il serbo Almir Gegic, ritenuto tra i capi del gruppo dei scommettitori degli Zingari, è stato preso in consegna nella serata di lunedì dagli uomini dello Sco (servizio centrale operativo) della Polizia e da quelli della Squadra mobile di Cremona all’aeroporto di Malpensa. Dopo la redazione del verbale d’arresto e la notifica dell’ordine di custodia cautelare per associazione a delinquere e frode sportiva, l’ex calciatore serbo, latitante da oltre un anno, è stato portato nel carcere di Cremona.
L’ORDINANZA DI ARRESTO NEL GIUGNO 2011
Nel giugno del 2011 nei suoi confronti era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Gegic e’ personaggio di spicco del gruppo degli Zingari, incaricato di pagare i calciatori italiani che vendevano le partite. Sara’ interrogato giovedì dal gip di Cremona Guido Salvini. L’ex calciatore, che aveva giocato anche in Svizzera, aveva manifestato l’intenzione di venire in Italia e di raccontare ciò che sa sul sistema del calcio scommesse.
IL SERBO HA INTENZIONE DI PARLARE
Il serbo ha preso la decisione di tornare per la serenità della sua famiglia (ha una figlia di quattro anni) e se, come promesso, parlerà, probabilmente la lista degli indagati nel registro della procura di Cremona è destinato ad allungarsi (sono ben oltre cento), in un’inchiesta che ha visto arresti clamorosi come quelli dell’ex capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni e della Lazio, Stefano Mauri, e il coinvolgimento del tecnico della Juventus Antonio Conte.
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