Morti sulle strade, Cremona non rientra negli standards dell'Ue
In Lombardia negli ultimi 10 anni sono morte il 50% di persone in meno negli incidenti stradali, che risultano essere ridotti del 30%; stessa percentuale anche per il calo del numero dei feriti. Sono questi i dati emersi da uno studio realizzato dalla Regione Lombardia che “promuove” in sicurezza stradale, secondo gli standards europei, 6 provincie su 12. Cremona non è tra queste.
Nella nostra città gli incidenti hanno fatto registrare un meno 26,7 per cento (da 1.584 a 1.161); i feriti sono calati del 28,2 per cento (da 2.214 a 1.590); i morti sono diminuiti del 38,1 per cento (da 63 a 39). Un risultato che però non soddisfa i parametri richiesti dall’Ue. Al contrario, tra le province virtuose si segnalano Lodi (-57,89 per cento), Sondrio (-52,63), Monza e Brianza (-50,88 per cento), Milano (-56,33 per cento), Lecco (-68,75 per cento) e Pavia (-56,7 per cento). Varese risulta di poco sotto la media, coni morti che segnano un segno meno del 46,58%: cifra considerevole, ma non al livello delle sei provincie citate.
Questo il dato saliente illustrato dall’assessore alla Polizia locale e Sicurezza Nazzareno Giovannelli, in occasione della seconda Giornata regionale della sicurezza stradale, che si è svolta questa mattina a Palazzo Lombardia. “Oggi – ha spiegato Giovannelli – la Lombardia, in media, ha raggiunto l’obiettivo. I morti sono passati infatti da 1.073 a 532. E questo è stato possibile anche grazie ad una serie di iniziative che Regione ha fortemente voluto e messo in campo a tutela della sicurezza di chi si mette in strada, in macchina o a piedi che sia. La Lombardia, inoltre, con 1,43 morti ogni 100 incidenti è la terza regione italiana, dopo Liguria e Toscana, con il più basso tasso di mortalità da incidentalità stradale ed è al di sotto della media nazionale, che si attesta a 1,88”.
In Lombardia le principali cause di incidenti stradali sono la mancanza di rispetto della precedenza, la distrazione, la velocità e la mancata distanza di sicurezza. Coinvolgono tutti i conducenti e di qualsiasi età. “A fronte di questa consapevolezza – ha detto Giovannelli – occorrono politiche specifiche per aumentare la tutela di chi va a piedi e in bicicletta; per ridurre l’incidentalità nelle ore notturne e nei fine settimana, quando è più elevata la mortalità relativa; per limitare la circolazione dei veicoli più obsoleti che presentano alti indici di rischio e per intervenire sui punti e tratti critici delle infrastrutture ancora presenti nella rete”.
Di seguito, provincia per provincia, le variazioni (percentuali e cifre assolute) del numero di incidenti, di feriti e di morti dal 2001 al 2011.
BERGAMO
– incidenti: -9,07% (da 3.375 a 3.069)
– feriti: -11,2% (da 4.706 a 4.179)
– morti: – 43,48%(da 115 a 65)
BRESCIA
– incidenti: -20,2% (da 4.500 a 3.599)
– feriti: -22,21% (da 6.569 a 5.110)
– morti: -45,83% (da 185 a 99)
COMO
– incidenti: -28,9% (da 2.308 a 1.641)
– feriti: -32,12% (da 3.294 a 2.236)
– morti: -45,83% (da 48 a 26)
CREMONA
– incidenti: -26,7% (da 1.584 a 1.161)
– feriti: -28,2% (da 2.214 a 1.590)
– morti: -38,1% (da 63 a 39)
LECCO
– incidenti: -18,43% (da 1.232 a 1.005)
– feriti: -25,42% (da 1.770 a 1.320)
– morti: -68,75% (da 32 a 10)
LODI
– incidenti: -19,5% (da 723 a 582)
– feriti: -19,27% (da 1.064 a 859)
– morti: -57,89% (da 38 a 16)
MANTOVA
– incidenti: -30,13% (da 1.739 a 1.215)
– feriti: -28,83% (da 2.418 a 1.733)
– morti: -47,56% (da 82 a 43)
MILANO
– incidenti: -37,63% (da 27.361 a 17.065)
– feriti: -39,22% (da 37.901 a 23.036)
– morti: -56,33% (da 245 a 107)
MONZA E BRIANZA
– incidenti: -34,72% (da 4.199 a 2.741)
– feriti: -36,21% (da 5.692 a 3.631)
– morti: -50,88% (da 57 a 28)
PAVIA
– incidenti: -25,85% (da 2.232 a 1.655)
– feriti: -28,76% (da 3.275 a 2.333)
– morti: -56,7% (da 97 a 42)
SONDRIO
– incidenti: -51,05% (da 954 a 467)
– feriti: -50,03% (da 1.455 a 727)
– morti: -52,63% (da 38 a 18)
VARESE
– incidenti: -24,77% (da 3.864 a 2.930)
– feriti: -25,65% (da 5.493 a 4.084)
– morti: -46,58% (da 73 a 39)
TOTALE LOMBARDIA
– incidenti: -31,33% (da 54.071 a 37.130)
– feriti: -32,98% (da 75.851 a 50.838)
– morti: -50,42% (da 1.073 a 532).
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