Cronaca

Un silenzio assordante vicino alle bici distese La protesta dei ciclisti: "Ora basta morti"

http://www.youtube.com/watch?v=a0_PdwEga_I

‘Ora basta morti’. Un centinaio di persone hanno camminato lentamente da palazzo Cittanova fino in corso Campi. Bici in mano e luci anteriori e posteriori accese. Poi, hanno lasciato cadere a terra le biciclette e hanno osservato dieci lunghi minuti di silenzio. Un silenzio assordante vicino alle due ruote distese come se fossero state tutte colpite “perché è così che ci sentiamo tutti noi”, dicono. E’ la protesta dei ciclisti, indignati e preoccupati dopo l’ennesima morte sulla strada, quella di Altea, ragazza di 17 anni deceduta dopo essere stata colpita e trascinata da un Suv per 300 metri. “Ricordiamo Altea e tutte le altre vittime della strada – spiega il movimento #salvaciclisti – ma manifestiamo per noi stessi, per il diritto alla vita nostra e dei nostri cari”. Un invito anche a rispettare le regole del codice della strada e ad accendere i fari. “E’ vero, a volte non rispettiamo le regole e sbagliamo – hanno detto i manifestanti -, ma è perché in strada non ci sentiamo sicuri. Chiediamo a chi governa le nostre città di adottare misure e politiche a favore dei ciclisti”.
Il tam tam e’ partito pochi giorni fa su Facebook e l’iniziativa si è diffusa in molte città italiane, tra le quali Cremona. Complice anche l’appoggio arrivato dall’Associazione nazionale familiari vittime della strada e dalla Federazione amici della bicicletta, dopo la pubblicazione della lettera del movimento #salvaiciclisti al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il movimento ha anche scritto alle ambasciate di Gran Bretagna, Olanda e Danimarca chiedendo supporto nei confronti del governo italiano perchè prenda urgentemente misure concrete per fermare le stragi stradali.

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