Cronaca

'Il Cda dell'Ato faccia marcia indietro' Anche Crema vota la mozione sull'acqua pubblica

Il Cda dell’Ato deve fare marcia indietro e rispettare il volere dei sindaci. E non solo: con la formazione della società unica dell’acqua dovrà, dal primo gennaio del prossimo anno cederle la gestione. Queste le richieste che il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, porterà sul tavolo di discussione già da venerdì nell’assemblea di Padania Acqua che dovrebbe sancire la nascita della società unica provinciale. Questo il mandato dato dal consiglio comunale al sindaco di Crema con il voto della mozione, già presentata dal comune di Solarolo Rainerio. Mozione discussa a lungo con un confronto pesante tra la maggioranza e le opposizioni contrarie a questo tipo di mandato. L’ennesimo episodio della partita che segnala l’alta tensione esistente sul tema che mette a confronto i primi cittadini della provincia. A Cremona, è bene ricordarlo, il consiglio aveva risposto picche all’ordine del giorno di Pd, Italia dei Valori e Cremona per la Libertà che prevedeva un passo indietro rispetto alla scelta del Cda dell’Ato.

«E’ una mozione piena di falsità: non è vero che la decisione dell’Ato non rispetta il risultato dei Referendum, come non è vero che per il presidente della Provincia, Massimiliano Salini l’acqua non è un bene pubblico. Certo che lo è per tutti noi, ma non possiamo votare questa mozione imprecisa”». Questo il pensiero di Antonio Agazzi, di Servire il Cittadino, al quale ha fatto eco Simone Beretta del Pdl, preoccupato per gli investimenti che una società in house non riuscirebbe, a sua opinione, a portare a termine. A differenza di un privato: «A noi servono le risorse con gli investimenti, che solo un privato potrebbe avere la forza e le garanzie presso le banche per realizzare».

«I sindaci nell’assemblea dell’11 dicembre del 2011 avevano invitato a grande maggioranza il presidente Salini a non andare in quella direzione, ma l’Ato non ha acquisito il parere dei sindaci di quell’assemblea anche se deve essere obbligatorio e vincolante. Quindi il sindaco dovrà chiedere che venga riconvocata una nuova assemblea per acquisire da parte del Cda quel parere già espresso. – ha sottolineato Agostino Alloni, capogruppo di Lavoro e Impresa – Inoltre la società unica potrà dal primo gennaio sostituirsi all’Ato», ha aggiunto. Richiesta accolta dal sindaco Bonaldi e da 17 consiglieri che hanno approvato la mozione, senza l’emendamento proposto dai consiglieri del Movimento 5 Stelle che avrebbero voluto inserire un mandato di controllo per un futuro consigliere della società unica, nominato da Scrp. Contrari il consiglieri del Pdl, Simone Beretta e Laura Zanibelli, Antonio Agazzi di Servire il Cittadino e Battista Arpini di Solo cose buone per Crema.

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