Farmacie, lavoratori a rischio: confronto sindacati-Comune
Riorganizzazione dell’Azienda farmaceutica municipale e 12 posti di lavoro a rischio: dopo la richiesta delle organizzazioni sindacali, a Palazzo Comunale, in manittata, si è tenuto il faccia a faccia tra la rappresentanza dell’Amministrazione (formata dal sindaco Oreste Perri, dall’assessore con delega alle aziende partecipate Roberto Nolli e dal Capo di Gabinetto Walter Montini) e i rappresentanti sindacali provinciali, Giuseppe Demaria per la CISL, Mimmo Palmieri per la CGIL, Gianfranco Scissa per la FISASCAT, Mario Santini della FILCAMS e la RSU dell’AFM.
Argomento in discussione, come accennato, la posizione di 12 dipendenti (commessi) in organico nell’AFM di Cremona spa., in vista della riorganizzazione dell’azienda condotta dal socio di maggioranza, il Gruppo ADMENTA spa.
FACCIA A FACCIA TRA SINDACATI E COMUNE
Le organizzazioni sindacali hanno dichiarato la loro contrarietà nell’affrontare un confronto dall’esito scontato e, facendo presente che sul tavolo potrebbero essere presentate proposte alternative per la salvaguardia di tutti i dipendenti, hanno chiesto alla Amministrazione comunale, seppur socio di minoranza, di considerare anche altri compiti di tipo sociale che l’AFM potrebbe svolgere per la cittadinanza e soprattutto di tenere conto del pesante contesto già provato da innumerevoli vertenze che hanno portato a pesanti ripercussioni occupazionali.
Le considerazioni generali sulla situazione, svolte in apertura dell’incontro, hanno portato alla indicazione di alcune proposte operative che ora dovranno essere prese in esame dal Gruppo stesso.
SITUAZIONE COMPLICATA PER I LAVORATORI
Perri, rispondendo ai vari interventi, ha dichiarato che il Comune comprende e condivide le preoccupazioni dei dipendenti e delle loro famiglie, anche se non rientrano nell’organico dell’Amministrazione comunale. Nel contempo ha assicurato che trasmetterà le loro istanze al socio di maggioranza (il Comune nel nuovo Gruppo detiene circa un quarto delle azioni) per le determinazioni conclusive.
E’ emersa inoltre la necessità, fanno sapere da Palazzo comunale, di proseguire celermente in un confronto, così da delineare uno spazio di trattativa che non presupponga vincoli in apertura, bensì precisi obiettivi da perseguire insieme nella comprensione della situazione generale.
Spetta ora alle organizzazioni sindacali procedere nella negoziazione necessaria con il soggetto di riferimento, tenendo conto della normativa nazionale in evoluzione.
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