Cronaca

"Dopo Altea, basta morti in bicicletta" Un sfilata silenziosa dal Cittanova per la sicurezza dei ciclisti

Da palazzo Cittanova con le bici in mano, le luci accese e i giubbotti catarifrangenti. A piedi lungo Corso Garibaldi e in Corso Campi. Un sfilata silenziosa per manifestare contro le morti dei ciclisti sulle strade. E’ l’iniziativa lanciata da una decina di cittadini cremonesi, convocata in tutta Italia da molti gruppi o associazioni di ciclisti. “Stenderemo le bici a terra come se fossero state tutte colpite perchè è così che ci sentiamo tutti noi. Verranno osservati dice lunghi minuti di assordante silenzio sperando, in questo modo, di far giungere un messaggio forte e chiaro a chi deve prendere le decisioni. Anche i sassi devono sapere”. La protesta in omaggio ad Altea Trini, giovane scout di 17 anni, ennesima vittima innocente, investita da un auto mentre tornava da una attività con il suo gruppo di Lodi. L’auto si è fermata solo 300 mt dopo l’impatto, ed il guidatore è risultato positivo all’alcool test. “Dall’inizio dell’anno – scrivono gli organizzatori della manifestazione – sono stati uccisi 220 ciclisti e 690 pedoni, numeri importanti che non ci permettono di parlare di incidenti, ma di una vera e propria strage. Non intervenire è una volontà politica. Non porre fine a tutto ciò vuol dire essere complici di chi ha in spregio la vita altrui. Le strade, tutte le strade, devono tornare ad essere un luogo sicuro ed accessibile a tutti (in special modo nelle città per i diversamente abili) per potersi spostare a piedi o in bicicletta perché il vero problema è la velocità. Rigidi controlli sulle strade extraurbane e adozione di Zone 30 in città, solo così si potrà ridurre il numero di incidenti e la loro gravità”. L’appuntamento cremonese (alle 19 a palazzo Cittanova) sui social network (vai all’evento Facebook) ha già diversi partecipanti.
“Insieme al movimento #salvaiciclisti – proseguono gli ideatori dell’iniziativa – è stata scritta un’accorata lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il movimento #salvaiciclisti, proprio oggi, ha scritto anche alle ambasciate di Gran Bretagna, Olanda e Danimarca chiedendo di premere nei confronti del governo italiano perché prenda urgentemente misure concrete per fermare le stragi stradali. Finora, a quanto si apprende, ha già risposto positivamente l’ambasciata britannica”.
“Venerdì sera – concludono – ricorderemo Altea e tutte le altre vittime della strada, ma non manifesteremo per Altea, manifesteremo per noi stessi, per il diritto alla vita nostra e dei nostri cari”.

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