Cronaca

Investì la vittima col trattore, ma la colpa non fu sua. Assolto

L'avvocato Gennari

Assolto “perché il fatto non sussiste”. Questa la decisione del giudice Francesco Sora nei confronti di Ottavio Belloni, accusato di omicidio colposo per la morte di Luca Rivolta, l’agricoltore di Casalmorano che il 19 febbraio del 2008 era stato investito nella sua azienda agricola dal trattore condotto proprio dall’imputato, dipendente dell’azienda, nel processo difeso dall’avvocato Gian Pietro Gennari. Rivolta era stato sottoposto ad un intervento chirurgico all’ospedale di Cremona, poi era stato trasferito al San Raffaele di Milano dove era deceduto il 19 aprile successivo.  “Il giorno della tragedia”, ha evidenziato l’avvocato della difesa, “il mio assistito ha ricevuto l’ordine dal signor Rivolta di utilizzare il trattore munito di benna per carico e scarico per riempire il carro di mangime per alimentare il bestiame. Era a conoscenza che da qualche giorno il dispositivo sonoro di retromarcia di cui è dotato il mezzo era rotto”. Belloni, dunque, era salito sul trattore per il versamento del mangime dalla benna al carro. Ad un certo punto Rivolta aveva cercato di recuperare un cane che si era avventurato nell’area di manovra, e la vittima si era trovata nel cosiddetto “cono d’ombra”, totalmente invisibile. Una volta raggiunto il peso stabilito di mangime caricato sul camion, il dipendente “ha guardato negli specchietti retrovisori, e constatato che non vi erano ostacoli, ha iniziato la manovra”. Poi “ha sentito che il trattore ha incontrato un ostacolo, si è fermato, è sceso e ha visto Rivolta a terra che urlava per il dolore”.

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