Finita l'Era Formigoni 'Regione al voto in novanta giorni' Ecco la nuova legge elettorale Pd, Idv e Sel: costruiamo l'alternativa
Nella foto, Roberto Formigoni
Si chiude un capitolo in Lombardia. Quello del Celeste, Roberto Formigoni, che ora sta riflettendo sulla possibilità di candidarsi alle primarie del Pdl. I lombardi, dopo scandali e bufere giudiziarie, si avviano verso il voto per il nuovo governo della Regione. Entro novanta giorni il ritorno alle urne. “Ho parlato stamattina col ministro Cancellieri, mi ha confermato le elezioni ci saranno in una domenica compresa tra 16 dicembre e il 27 gennaio 2013”, ha detto oggi Formigoni (la Lega continua però a spingere per un Election Day ad aprile). I consiglieri regionali si sono dimessi in blocco, determinando così la chiusura anticipata della legislatura. L’ultimo atto, prima della fine, l’approvazione della nuova legge elettorale senza listino bloccato. E’ passata cone 75 voti favorevoli e un contrario e contiene anche il premio di maggioranza, la rappresentanza territoriale della province, il numero massimo di 80 consiglieri e il limite dei due mandati per il Governatore.
AGGIORNAMENTO – PD, IDV E SEL: COSTRUIAMO L’ALTERNATIVA
Piena soddisfazione per quanto avvenuto in Regione viene espressa da Luca Gaffuri, Stefano Zamponi e Chiara Cremonesi, capigruppo in Lombardia di Pd, Idv e Sel. “È una giornata storica – dichiarano – finiscono diciassette anni di era Formigoni con lo sfaldamento della coalizione Pdl-Lega. Solo un mese fa avevamo concordato la raccolta delle firme dei nostri consiglieri per le dimissioni, chiedendo ai consiglieri di maggioranza di fare altrettanto. Oggi i fatti ci danno finalmente ragione. Per noi si chiude una fase e se ne apre un’altra: dobbiamo costruire un’alternativa di governo partendo dai nostri partiti e aprendoci a un progetto aperto, un patto con le formazioni sociali, civiche e politiche che con noi vorranno disegnare la nuova Lombardia”.
“NESSUN NOSTRO CONSIGLIERE PERCEPIRA’ IL VITALIZIO”
“Nessun consigliere del Pd in carica percepirà il vitalizio da Consigliere regionale. Il decreto legge stabilità da poco emanato dal Governo Monti stabilisce come criteri per l’accesso al vitalizio la durata in carica di almeno dieci anni e il raggiungimento dei 66 anni d’età. Il Partito democratico ha la regola del limite di due legislature, quindi i consiglieri di più lungo corso hanno svolto il loro mandato per sette anni e mezzo, essendo stati eletti la prima volta nel 2005 e la seconda nel 2010. Anche se questi consiglieri venissero eletti nella prossima legislatura le cose non cambierebbero, perché nel frattempo il vitalizio in Regione Lombardia è stato abolito”. Lo rende noto il gruppo regionale del Pd in Regione Lombardia.
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