Cronaca

Don Ivan, prete morto nel terremoto sarà tumulato a Rovereto di Novi

Farà ritorno a Rovereto di Novi, sabato 27 ottobre mattina, la salma di don Ivan Martini, il parroco cremonese morto in chiesa, il 29 maggio, durante la scossa di terremoto che ha colpito il Nord Italia. Assieme a lui giungerà nel cimitero della frazione carpigiana anche il corpo di don Enrico Malagola, sacerdote morto il 26 giugno, originario di Rovereto sulla Secchia ma incardinato nella diocesi di Massa Marittina.

Ne dà notizia la diocesi di Carpi: «L’arrivo a Rovereto – riporta una nota di venerdì 26 ottobre – è previsto nella mattinata di domani, intorno alle ore 11; i feretri saranno posti nella cappella del cimitero per la visita e la preghiera da parte dei fedeli della diocesi. Alle 14.30 è prevista la benedizione e tumulazione».

Con il ritorno a Rovereto vengono così esaudite le ultime volontà di don Ivan, che nel testamento aveva chiesto di essere seppellito nel cimitero della parrocchia nella quale si sarebbe trovato al momento della morte: un desiderio che, inizialmente, non era stato possibile esaudire proprio a causa del sisma, e così il sacerdote era stato seppellito provvisoriamente nel cimitero di Carpi.

Biografia del sacerdote

Don Martini era nato a Cremona il 28 giugno 1947. Originario della parrocchia cittadina di S. Michele, era stato ordinato il 23 giugno 1973. Aveva iniziato il suo ministero come vicario della parrocchia di Vicobellignano (frazione di Casalmaggiore). Nel 1979 il trasferimento, sempre come vicario, presso la comunità di Gazzuolo (MN). Nel 1985 aveva lasciato la diocesi di Cremona per svolgere il suo ministero come sacerdote “fidei donum” nella diocesi di Carpi. Dopo essere stato parroco di Budrione e Migliarina, dal 2003 era arciprete parroco di Rovereto sul Secchia (Novi di Modena). Don Martini era cappellano alla Casa Circondariale S. Anna di Modena.

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