A Casalmaggiore mostra sull'itinerario di San Carlo Borromeo
I primi di novembre, nei giorni della «Fiera di San Carlo», la città di Casalmaggiore si animerà di attività e iniziative che richiameranno migliaia di persone dalla provincia e oltre. Tra le molteplici proposte culturali spicca la mostra “San Carlo Borromeo. La casa costruita sulla roccia” promossa dall’Associazione «Famiglie Santo Stefano» e dalle parrocchie cittadine di Santo Stefano e San Leonardo. L’allestimento, presentato al Meeting di Rimini nel 2011 e curato dall’arcidiocesi di Milano e dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, potrà essere visitato dal 1° al 6 novembre presso il suggestivo battistero di Santa Chiara di fronte al Duomo.
La mostra, composta da 57 pannelli e creata in occasione del quarto centenario della solenne canonizzazione romana (1610), ci rimette sulle tracce del cammino che portò il Borromeo a dare una forma inconfondibile alla sua identità di uomo immerso nei fermenti di una società bisognosa di ritrovare le sue certezze e il suo destino autentico.
Di lui colpisce la forza di uno spirito capace di vincere la pigrizia delle consuetudini e la stanchezza delle comodità acquisite, accompagnando la scelta di Cristo con un coraggio e una baldanza ardente che da quattrocento anni costituiscono una vera sfida per quanti lo incontrano, e che interpella anche noi, uomini di oggi. Ma questa dedizione all’ideale, spinta fino al limite di un amore senza risparmio, non è esplosa magicamente da sé: è stata il frutto di una catena di incontri, di scoperte graduali, di una decisione che lo ha introdotto in una prospettiva profondamente nuova.
Normalmente san Carlo viene raffigurato come un uomo di Chiesa austero ed esigente. In verità – come la mostra evidenzia – è un uomo vero: in lui veniva prima di tutto il “sì” pronunciato rispondendo a una chiamata spalancata davanti a lui, strada sicura per il suo bene più autentico, capace di imporsi anche davanti a quei fatti tragici – per il Borromeo fu la morte improvvisa del fratello – che per i più costituiscono il segno dell’assenza, e non della presenza di Cristo. Aderendo al fascino di Gesù che invadeva la sua esistenza e rivelava il vuoto delle prospettive di potere e ricchezza da lui ben conosciute, san Carlo si è immedesimato nella carne viva della sua realtà. Lo ha riconosciuto come centro dell’intelligenza e del cuore, lasciandosi conquistare dal desiderio di identificarsi con la stessa logica che aveva dominato la vita di Cristo.
San Carlo si è immerso nel flusso della carità che da Dio si espande fino a raggiungere gli uomini, piegandosi sul bisogno sconfinato che ci costituisce, e con la sua libertà si è fatto instancabile moltiplicatore della sua efficacia contagiosa in mezzo al mondo. Da questo fuoco segreto della pietà del cuore di san Carlo è fiorita una certezza che è diventata dinamismo, capacità di costruzione, intelligenza di governo, energia di porsi come guida e punto di riferimento per tutti. Dall’amore senza condizioni per Cristo è scaturito il fiume di una carità umile e appassionata, che lo ha trascinato fino al dono totale di sé per la “riforma del mondo a vera vita cristiana”.
Un gruppo di circa 20 volontari nelle scorse settimane si è preparato, grazie anche all’aiuto dell’arciprete don Alberto Franzini, per conoscere il periodo storico in cui è vissuto San Carlo – periodo della riforma cattolica e del concilio di Trento – e per potere così illustrare in maniera esaustiva i pannelli della mostra a chiunque entrerà in Santa Chiara: siano persone di passaggio che gruppi che si prenoteranno.
Grazie alla collaborazione con il negozio “Il Chiostro” di Cremona vi sarà anche un banchetto di libri tra i quali il bel catalogo della mostra con una interessante prefazione del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano.
La mostra sarà aperta dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 20 dal 1° al 4 novembre e dalle 15 alle 20 dal 5 al 6 novembre. È possibile prenotare visite guidate per singoli, gruppi o scolaresche telefondando ai numeri: 338-9453670 o 335 6010410
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