Cassa integrazione: le difficoltà di tessile, abbigliamento e trasporti
Diminuiscono le ore di cassa integrazione in provincia di Cremona tra il secondo e il terzo trimestre 2012. Forse un piccolo segnale positivo, ma neanche troppo visto che dall’altro lato i licenziamenti schizzano in alto: settembre si è rivelato un mese nerissimo, con un +92% rispetto alle stesso mese dell’anno prima secondo i provvedimenti di mobilità della Sottocommissione regionale per le politiche del lavoro (e in nove mesi sono già stati lambiti i totali di tutto il 2011, il 2010 e il 2009, anni in cui ci si è sempre assestati tra i 1350 e i 1570 licenziati).
CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA, STRAORDINARIA E IN DEROGA NELLA PROVINCIA CREMONESE
I dati dell’Osservatorio Cisl, da poco pubblicati, evidenziano complessivamente, tra cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, una riduzione del 44,3% fra il secondo trimestre di quest’anno e il terzo (da 2.356.247 a 1.312.556 ore). Il calo è del 31,1% nell’Ordinaria (da 1.024.370 a 705.418), del 70,2% nella Straordinaria (da 700.736 a 209.124) e del 36,9% in quella in deroga (da 631.141 ore a 398.014).
DIFFICOLTA’ PER SETTORE MODA (TESSILE, ABBIGLIAMENTO E PELLI) E PER TRASPORTI E COMUNICAZIONI
In questo quadro, tuttavia, si inseriscono situazioni preoccupanti: si parla del settore moda (tessile, abbigliamento e pelli) e di trasporti-comunicazioni. Nel primo caso il boom delle ore di cassa integrazione si registra in un +142,5% (tra Cigo, Cigs e Deroga), ovvero da 63.749 a 154.563 ore. Per trasporti e comunicazioni, invece, la crescita è del 76,8% (Cigo, Cigs e Deroga), con un salto da 29.363 ore a 51.911. Meno ore di cassa integrazione registrate nel metalmeccanico (-59,7%), nel settore chimica ed energia (-49,2%), in quello del legno (-45,9%), nell’edilizia (-37,3%), per cartai e poligrafici (-18,5%), agroalimentare (-0,7%), commercio (-36,2%) e vari (-75,4%).
LE TABELLE DELLO STUDIO CISL
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