Cremo, con Treviso superiorità tecnica ma c'è la grana infortuni
foto Francesco Sessa
Archiviati i sogni di gloria di mezza estate, alla Cremonese non resta che tuffarsi sul presente. Un presente a tinte assai sbiadite e che nonostante la sterzata in panchina continua a regalare pochissime soddisfazioni al popolo di fede grigiorossa, con una classifica che dopo sei giornate vede gli uomini di Scienza fermi a quota 6 punti e già distanti un abisso dalle zone che contano. Meglio concentrarsi quindi sul Treviso, avversario di domenica (diretta twitter a partire dalle 15), che arriva allo Zini avendo ottenuto meno punti di tutti in questo scorcio stagionale, ma reduce, come i grigiorossi, da due pareggi nelle ultime uscite. I veneti dopo la sbandata iniziale dovuta al salto di categoria stanno mostrando qualche progresso, anche se il divario con la Cremonese, almeno sul piano tecnico, sembra enorme.
In casa grigiorossa oltre ai problemi di gioco e di risultati, Scienza è ora costretto a fare i conti anche con una grana infortuni che pare non fermarsi. Baiocco, Minelli, Filippini, Djuric sono assenze di lungo corso, alle quali vanno aggiunte gli stop in settimana di Moi e Cangi. Difficile impostare una risalita quando tutto sembra girare per il verso storto, anche se è innegabile lo sforzo della società, che dopo aver riportato all’ovile due settimane fa Nizzetto, nei giorni scorsi ha chiuso l’affare anche per Antonino Bonvissuto, attaccante non dei più prolifici, ma comunque con una buona dose di esperienza anche in categoria superiore. Una carta in più per il tecnico piemontese, chiamato ad invertire da subito la tendenza negativa.
Scelte obbligate in difesa, dove la coppia centrale Cremonesi-Tedeschi sarà affiancata sulle fasce da Sales e Armenise, al rientro dopo il turno di squalifica. A centrocampo possibile il debutto dal primo minuto di Degeri, in gol con la Nazionale in settimana, con Fietta, Buchel e Nizzetto a completare il reparto. In attacco occhi puntati su Marotta, arrivato a Cremona come l’asso da novanta, ma ancora incapace di esprimersi come dovrebbe, e su Le Noci, che gira e rigira, tra una critica e l’altra, rimane invece sempre quello che la butta dentro con maggior frequenza. Perché per sognare non c’è più tempo: è l’ora di svegliarsi e tornare a vincere.
Probabile formazione (4-4-2): Alfonso; Sales, Cremonesi, Tedeschi, Armenise; Nizzetto, Fietta, Degeri, Buchel; Le Noci, Marotta. All.: Scienza.
Matteo Zanibelli
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