Licenziamenti, un settembre nero A Cremona +92% rispetto al 2011
Continua l’incubo per il territorio sul fronte licenziamenti. La crisi stritola la provincia di Cremona e un nuovo boom di provvedimenti di mobilità si registra con gli ultimi dati. Da gennaio a luglio, come scritto in precedenti articoli, avevamo già ampiamente oltrepassato il complessivo dell’intero 2008: 1169 licenziati contro 1097. Dopo la pausa di agosto, la sottocommissione regionale per le politiche del lavoro è tornata a riunirsi nei giorni scorsi e i numeri usciti (aggiornati al 26 di settembre e in mano alla Cgil) sono davvero drammatici per le nostre zone.
TABELLE LICENZIAMENTI
legge 223/91: lavoratori licenziati da aziende che occupano più di 15 dipendenti
legge 236/93: lavoratori licenziati da aziende che occupano fino a 15 dipendenti
frontalieri: lavoratori residenti in Italia e che svolgono attività lavorativa in territorio svizzero
In nove mesi abbiamo raggiunto i 1505 lavoratori finiti “in disgrazia”, arrivando a lambire i totali di tutto il 2011, il 2010 e il 2009 (anni in cui ci si è sempre assestati tra i 1350 e i 1570). In Lombardia oltre 49.500 i licenziamenti. Osservando i dati, la provincia di Cremona risulta essere quella andata peggio nel periodo più recente. Pesante il +92% tra settembre 2011 e settembre 2012 (frutto soprattutto del +231% tra le grandi imprese con 119 lavoratori in lista; tra le piccole aziende +56%); +28,5% nel confronto fra l’intervallo gennaio-settembre 2011 e la stessa fascia di tempo di quest’anno.
Michele Ferro
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