Lettere

Liuteria diffusa che fa bene alla città

da Gualtiero Nicolini

Nata da un’idea di un liutaio bresciano neppure più tanto ricordato in questi giorni, il maestro Filippo Fasser col suo “FuoriFiera” o “Fuorifierafestival”, che ha deciso di esporre le sue opere e quelle di alcuni suoi colleghi in pieno centro città, in via Mercatello di fronte all’abside del Duomo, cui si sono aggiunti altri liutai cremonesi, la “protesta” contro Mondomusica si è allargata e si è trasformata in qualcosa di molto bello, interessante, partecipato e continuerà per un periodo molto più lungo rispetto ai tre giorni della manifestazione fieristica potendo essere quindi di supporto anche all’attuale XIII° Concorso della Triennale degli Strumenti ad arco.

Tra i tanti liutai cremonesi si sono distinti in particolare ad esempio i maestri Daniele Ciaccio, Elena Bardella, Roberto Cavagnoli ed Elena Piccinotti con le loro originali “Stradivariazioni” nella bellissima e suggestiva cornice di “Casa di Stradivari”. Hanno potuto contare anche sul coinvolgimento di grandi musicisti come Cristiano Rossi e Pavel Berman con gli Stradivari: il Conte de Fontana 1702 e il Maréchal Berthier 1716, su altri famosi liutai come Giorgio Cè e Carlo Chiesa e sulla fattiva collaborazione dei commercianti di Sant’Agata e di Corso Campi.

Infine altra “attrazione“ da segnalare quella de “Il gatto e la volpe” di alcuni liutai “cremonesi” con gli occhi a mandorla in via Mercatello, Clamorosa poi la decisione dell’Ali di esporre al Teatro Filodrammatici le opere dei liutai contemporanei iscritti alla associazione e di organizzare con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Cremona la interessante mostra documentaria “La città degli Amati, dei Guarneri e di Stradivari”.

La nostra associazione si invece limitata nel concerto offerto in Palazzo Affatiatati  dal duo Marco Traverso e Ninni Saladino  per viola e violoncello domenica scorsa ad un melologo “satirico” sonetto musicato dal compositore emergente Federico Senfett per sottolineare gli attuali “abbagli dei capi della Fiera e del Consorzio” e l’amara constatazione che i responsabili degli enti locali di ieri e di oggi al liutaio eccelso di Bologna (GIuseppe Fiorini) non si degnaron di dir mai neppure un “Grazie”.

Per la verità l’Anlai ha organizzato in questi giorni e sino al 6 ottobre fuori Cremona, a Pisogne, la cittadina che ha eletto a sua “capitale” per l’impossibilità di organizzare a Cremona il Concorso Nazionale di Liuteria e di quello internazionale per strumenti antichizzati e copie di strumenti antichi   ( conosciuti ormai in tutto il mondo ) e che nel 2013 si svolgeranno rispettivamente a Mozzate  ( Como ) in maggio  ed ancora a Pisogne , in settembre, una mostra importantissima di quartetti, tesori della liuteria italiana del primo novecento e fine ottocento, tra cui spiccano le opere di Sesto Rocchi , Ferdinando Garimberti, Nicola Utili e Igino Sderci (col suo quartetto futurista) ad esempio, che in questo periodo  nella nostra città  avrebbe fatto furore così come, sempre a Pisogne, è stato organizzato in contemporanea l’omaggio, dal titolo “Dal violino bastone alla scatola sonante di Mozart”, a Mario Maggi altro grande collezionista, liutaio, liutologo e musicista cremonese certamente altro “non propheta in patria” di cui viene esposta una significativa parte della sua inestimabile collezione.

Tutto ciò premesso vi è da registrare come commento generale il positivo attivismo della città in questi giorni tramite iniziative private. Vi saranno quindi anche  una serie di concerti organizzati dalla Triennale oltre a quello che si terrà in onore a Giovanni Lucchi, l’archettaio recentemente scomparso. Sarà consentito perciò a  tutti i visitatori di Cremona in questo periodo, al di là delle ore in Fiera, di vivere la città e i suoi angoli più caratteristici.

Dall’altro lato invece si può sottolineare amaramente o positivamente, secondo i punti di vista, la concretizzazione della “protesta” di molti liutai cremonesi e delle loro associazioni e dei negozi locali di settore più prestigiosi dalla Lac a Scaramuzza per l’insensibilità dimostrata (a loro dire) nei confronti della liuteria locale e per Mondomusica a New York, ritenuta uno errore clamoroso, ed anche in alcuni casi  per le posizioni ancora più contestate del Consorzio.

Vogliamo ricordare che l’Anlai si era fatta promotrice di proposte che riguardano il futuro della Scuola di liuteria, la certificazione reale del violino eseguito secondo i canoni classici problema fondamentale per la città ma anche per tutta la liuteria italiana oltre ad aver formulato una “mediazione accettabile” per salvare l’esposizione di New York senza un clamoroso autogol.

Il silenzio totale come se il cercare di nascondere  le polemiche potesse risolvere automaticamente i problemi pare di per sé essere una riposta. Peccato !

Gualtiero Nicolini
Presidente Anlai

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