Da Parma a Montecarlo nel segno di Verdi
Un concerto davvero d’eccezione attende il privilegiato pubblico che domenica 16 settembre 2012 al Grimaldi Forum del Principato di Monaco (Salle des Princes, ore 18) avrà il piacere e l’onore di assistere all’inaugurazione della «Grande Stagione» dell’Orchestra Filarmonica di Monte–Carlo: sul podio il maestro romano Gianluigi Gelmetti – da poco nominato direttore responsabile dell’insieme strumentale monegasco – per affrontare la Messa di Requiem di Verdi, composizione che anticipa l’apertura delle importanti celebrazioni del 2013 volte a ricordare il secondo centenario della nascita del grande bussetano. Nella circostanza, accanto all’Orchestra e al Coro del teatro locale, sarà straordinariamente presente il Coro del Teatro Regio di Parma, un insieme d’eccellenza soprattutto in relazione alla capacità di rendere la «tinta» del repertorio verdiano. Il maestro Gelmetti, alla luce di precedenti collaborazioni con la compagine vocale emiliana, non ha avuto dubbi nello scegliere tali artisti per ridar vita a quel capolavoro che, come noto, il compositore dedicò alla memoria di Alessandro Manzoni. In verità Verdi, profondamente colpito dalla morte del poeta milanese avvenuta nel 1873, da tempo aveva in animo di rendere omaggio all’amico, ma soltanto l’anno dopo riuscì a realizzare l’ambito progetto rappresentando musicalmente il rapporto dell’uomo di fronte al mistero della morte. Rapporto complesso, al tempo intimo e raccolto, altamente drammatico e potente, così come traspare già dal testo liturgico e come le pagine verdiane illustrano magistralmente. Non è semplice porsi innanzi al Verdi sacro che, certo, richiede una diversa interpretazione rispetto al Verdi teatrale; e non risulta analogamente agevole differenziare nella partitura le autocitazioni – valgano per tutte alcune battute del Don Carlos che ritroviamo a tratti nell’Ingemisco del Dies irae – che il compositore talora si permette.
Il maestro Gelmetti, nella sua lunga e importante carriera, ha già diretto numerosissime volte tale Messa, ormai per lui senza segreti e, forte di tali esperienze, saprà affrontarla al meglio avvalendosi dei solisti Martina Serafin, soprano, Daniela Barcellona, contralto, Massimo Giordano, tenore, Orlin Anastassov, basso, cantanti collaudati che hanno calcato i più impervi palcoscenici internazionali.
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Paola Cirani
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