Calcioscommesse, tesoro in Svizzera Ipotesi riciclaggio
L’inchiesta sul calcio scommesse riparte ancora una volta da Cremona, questa volta con un’indagine di riciclaggio legata alle scommesse, con un tesoro custodito in Svizzera e con un conto segreto che ricondurrebbe ad un calciatore italiano ancora in attività già indagato a Cremona. La procura di Berna è convinta che dietro le quinte ci sia la criminalità organizzata interessata da combine e scommesse. I magistrati svizzeri hanno chiesto di sentire il giocatore, insieme ad altre cinque persone. È probabile che sia convocato dagli uomini della squadra mobile di Cremona e dello Sco di Roma per rispondere alle domande del gip Guido Salvini e del procuratore Roberto di Martino. Intanto al tribunale di Cremona è arrivata una maxi rogatoria internazionale avviata dalla procura di Berna Mittelland. Di fatto l’indagine sul riciclaggio non fa altro che confermare per intero la presenza di un’organizzazione “transnazionale” in grado di muovere giganteschi capitali in giro per il mondo per poi investirli attraverso le partite combinate in Italia. Nei prossimi giorni è anche atteso il ritorno in Italia di Almir Gegic, il “capo” degli zingari, le cui dichiarazioni potrebbero essere importanti, secondo gli investigatori, per riaprire molte posizioni di squadre e giocatori di serie A.
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