Sequestra e violenta la fidanzata, in manette 22enne romeno
Violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e porto di oggetti atti ad offendere. Con queste pesantissime accuse gli uomini della prima sezione della squadra mobile della questura che segue la criminalità organizzata e straniera hanno arrestato P.A.B., un romeno di 22 anni residente a Cremona. Ieri il giovane, che lavora come trattorista in una cascina, ha rapito e violentato la fidanzata, una badante romena di 26 anni con la quale per circa due anni aveva una relazione. Una storia costellata di soprusi, violenze e percosse, per cui la giovane per ben tre volte aveva sporto denuncia nei mesi di marzo, aprile e maggio, senza ottenere alcun provvedimento restrittivo. “Ho preso tua figlia”, ha detto ieri mattina il romeno alla madre della ragazza che cercava disperatamente di mettersi in contatto con lei. Quando al telefono della giovane ha risposto il rapitore, la madre è corsa negli uffici della questura a denunciare il sequestro. Erano le 12,30. La donna ha raccontato che la figlia voleva lasciare il compagno per i numerosi episodi di violenza subiti e per mesi di persecuzioni: lui l’aspettava sotto casa, dopo il lavoro, la pedinava, la picchiava, in un’occasione l’aveva anche violentata. Ieri il romeno le ha bucato le ruote della bicicletta e poi l’ha attesa dopo il lavoro. Dopodichè l’ha presa per il capelli, l’ha trascinata sulla sua Fiat Punto e l’ha portata in una boscaglia in riva al Po dove l’ha picchiata, minacciata con un bastone e violentata. Subito sono scattate le ricerche della polizia durate alcune ore: prima gli agenti si sono presentati a casa di lui, ma i genitori non sapevano dove fosse, poi dal datore di lavoro che ai poliziotti ha detto il giovane era stato al lavoro ma che poi gli aveva chiesto un permesso per uscire. Al cellulare, nessuna risposta. Alla fine il 22enne, resosi conto di essere braccato, ha accompagnato la ragazza al parco Sartori dove l’ha liberata. Lui ha tentato di rifugiarsi a casa di alcuni connazionali, ma ad aspettarlo ha trovato la polizia che l’ha fermato e dichiarato in arresto. Una volta negli uffici della questura, la vittima ha raccontato i fatti agli inquirenti, portandoli sul luogo della violenza dove sono state raccolte tracce inequivocabili dell’avvenuto rapporto sessuale. Ora il giovane è rinchiuso in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dell’episodio è stato informato il sostituto procuratore Fabio Saponara. I particolari sono stati illustrati questa mattina dal capo di Gabinetto Adele Belluso e dal sostituto commissario Gianluca Epicoco.
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