Cronaca

Lungo l'Oglio con barche e bici per valorizzare il fiume

Con imbarcazioni di vario tipo, ciclisti e pedoni, nella giornata di domenica, si è tenuta la seconda edizione della manifestazione “Per conoscere e valorizzare l’ambito fluviale dell’Oglio”, organizzata dall’Associazione Amici Fondazione Civiltà Bresciana della Bassa e del Parco dell’Oglio con sede a Quinzano. Patrocinata dalla Provincia di Brescia (Assessorato Ecologia e Ambiente), l’iniziativa ha avuto il fattivo sostegno del Parco Oglio Nord e l’adesione del Parco Oglio Sud, dei Comuni di Robecco, Borgo San Giacomo, Pontevico, Castelvisconti, Verolavecchia, Quinzano d’Oglio. Alla manifestazione hanno preso parte un gommone da tredici posti, alcune barche e canoe kayak, persone provenienti dal Bresciano, dal milanese, dal Cremonese e, nello specifico, da Corte de’ Frati e Robecco.
La partenza del corteo di natanti, alle ore 9,15,  è avvenuta sulla spiaggia posta in prossimità del ponte che collega Acqualunga di Borgo San Giacomo a Castelvisconti. L’arrivo, alle ore 13,15, è stato presso la “Colonia di Pontevico”, posta in sponda destra nel territorio di Robecco d’Oglio.
Questo dopo avere navigato per alcune ore nelle acque di Bordolano e Quinzano, passando sotto i due ponti che caratterizzano le due località, in quelle di Corte Cortesi e di Monticelli d’Oglio (frazione di Verolavecchia) e parte di quelle di Pontevico e Robecco.
Le soste dei vari gruppi, con visita alla Pieve romanica della Natività di Maria a Quinzano, al castello e al borgo di Monticelli e alla zona Colonia, sono state illustrate, insieme alla storia del fiume, dallo storico robecchese A. Locatelli. Un gruppo di persone, a piedi, ha percorso 12 chilometri attraversanti gallerie boscate costeggiando pittoreschi corsi fluviali mentre il gruppo di ciclisti ha pedalato per 45 chilometri soffermandosi in più occasioni a far visita ad emergenze architettoniche lungo il percorso.
Durante la sosta conviviale, effettuata nei locali della Colonia, il complesso folk cremonese denominato “I Crauti”, ha allietato la giornata con canti del folclore cremonese e italiano. Alla giornata ha preso parte anche Veniero Granacci di  Milano, figlio di Guglielmo, che fu il primo a tracciare e disegnare percorsi canoistici in varie parti della Lombardia e d’Italia tra cui quello dell’Oglio.
Il sodalizio organizzatore,  presieduto da Dezio Paoletti di Brescia, vede al proprio interno bresciani e cremonesi che, dal 1989,  promuovono iniziative atte a potenziare la conoscenza della civiltà fluviale, dei Parchi Oglio Nord e Sud, della  loro storia e del territorio circostante specie dei territori Bresciano e Cremonese ma con puntate anche in provincia di Bergamo e di Mantova pure lambite dal corso d’acqua.

Angelo Locatelli

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