Cronaca

"Basta centri massaggi e distributori" Un limite contro l'invasione in città La richiesta in una mozione

In città continua l’invasione di centri massaggi orientali e distributori di cibi e bevante. La moltiplicazione di queste attività è evidente, sta modificando il tessuto commerciale e il colpo d’occhio delle strade, persino in pieno centro storico. E’ qui, infatti, nel cuore di Cremona, che sono state definite le più recenti aperture di locali contenenti esclusivamente macchinette automatiche. In corso Mazzini, a poca distanza uno dall’altro e a un centinaio di metri da piazza Duomo, due cosiddette ‘camera caffè’, in aree splendide di Cremona. Il rischio è che queste attività diventino zone di bivacco notturno (come accaduto in altre parti di Cremona). Di sicuro si aggiungono a una lista lunghissima di esercizi dello stesso tipo aperti già da mesi (corso Garibaldi, in piazza Marconi, in via Ghinaglia, piazza 4 novembre e corso Vittorio Emanuele) e arrivano mentre continuano le chiusure di negozi storici e tipici, i quali fino a qualche tempo fa godevano della vita del centro (e al tempo stesso contribuivano al mantenimento di quella vita stessa). Storia vecchia, purtroppo. C’è la crisi. Ci sono affitti alti da pagare. E c’è quel mancato rilancio della zona richiesto da più parti agli amministratori (ecco, da esempio, un dettagliato intervento di Mantovani delle Botteghe del Centro di poche settimane fa: leggi l’articolo).

Ora sul tavolo del sindaco arriva una mozione firmata dal consigliere del Gruppo Misto Giacomo Zaffanella. L’idea è quella di mettere un limite, di arginare la già avanzata proliferazione di centri massaggi e distributori automatici. E c’è anche il progetto di incontri di sensibilizzazione verso i proprietari di negozi sfitti, per contrastare degrado e abbandono. Il documento, che approderà in Consiglio ed è stato presentato in mattinata in Comune, vuole impegnare la Giunta per “prevenire lo sviluppo di centri massaggi e distributori automatici nei negozi, visto che il fenomeno, partito dalle periferie, ora sta interessando anche il centro storico”, utilizzando “tutti gli strumenti normativi a disposizione per impedire nuove aperture di tali attività prima che sia troppo tardi, in quanto nel programma del Sindaco è chiaramente palesata l’intenzione di tutelare il commercio di vicinato, favorire il decoro urbano e la vivacità del centro e della città intera”.

IL TESTO COMPLETO DELLA MOZIONE

Alla c.a. Sindaco
del Comune di Cremona
E p.c. Sig. Presidente del Consiglio Comunale

Oggetto: tutela del commercio

Premesso che:

il quadro economico attuale ha provocato anche dei cambiamenti nel tessuto urbano e nella geografia e tipologia degli esercizi commerciali.

Considerato che:
il Consiglio Comunale si è già impegnato nell’affrontare il tema delle sale slot e la normativa in materia non è ancora definita da regole certe;
in città sono molteplici le attività che stanno via via mutando lo scenario delle nostre strade, ad esempio centri massaggi, sale slot e distributori automatici con generi alimentari e non solo;
il Consiglio impegna la giunta:
a prevenire il fenomeno dello sviluppo di centri massaggi e distributori automatici nei negozi, visto che il fenomeno, partito dalle periferie, ora sta interessando anche il centro storico;
ad utilizzare tutti gli strumenti normativi a disposizione per impedire nuove aperture di tali attività prima che sia troppo tardi, in quanto nel programma del Sindaco è chiaramente palesata l’intenzione di tutelare il commercio di vicinato, favorire il decoro urbano e la vivacità del centro e della città intera.
Il Consiglio esprime inoltre la volontà di preservare la città da fenomeni di degrado ed abbandono, promuovendo anche incontri di sensibilizzazione verso i proprietari dei negozi sfitti affinchè tale esigenza sia condivisa.

Il Consigliere Comunale
Giacomo Zaffanella

Michele Ferro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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