Cronaca

Caos multe, il "non sapevo" del sindaco scalda tutta l'opposizione: "E' incredibile". Cascata di critiche

Sopra, il sindaco Perri

“Ogni agente deve fare 140 multe al mese per essere valutato positivamente e aver diritto al premio”. Sono i sindacati ad accendere le polemiche su uno degli obiettivi presenti nelle schede di valutazione per gli agenti della Polizia Mocale. Il giorno dopo, la retromarcia del Comune dopo un vertice con comandante e vicecomandante. Il passo indietro è stato espresso poche ore fa attraverso una nota del sindaco Perri: “Né io, né la Giunta né il Direttore Generale Massimo Placchi eravamo a conoscenza. L’indicatore verrà riformulato”.

Ma quel “non sapevo” del primo cittadino, con delega proprio alla Polizia Municipale, provoca una cascata di critiche dall’opposizione. Ecco tutte le reazioni.

PD: “INCREDIBILE NON SAPESSE, SINDACO NON ALL’ALTEZZA”

Dure le reazioni del Partito Democratico. Ad intervenire Daniele Burgazzi, segretario cittadino: “Non è una novità. Il sindaco è uno dei primi cittadini meno informati. Ne abbiamo già avuto prova con la questione del Fodri e con le uscite di qualche suo assessore”. Gli fa eco Alessia Manfredini: “Incredibile che il Sindaco nonché Assessore alla sicurezza non sapesse di quell’indicatore. Eppure Germanà é dirigente del suo assessorato. Il Sindaco, per l’ennesima volta, dimostra di non essere all’altezza e di non governare assieme ai vertici, la macchina comunale. E dare risposte adeguate. Non mi stupirei che a settembre Perri pensasse ad un rimpasto di giunta e lasciasse il suo incarico come Assessore”. E sul merito, arriva anche la dichiarazione di Caterina Ruggeri: “Tra gli obiettivi strategici  del programma elettorale del Sindaco Perri in tema di sicurezza urbana c’era la lotta a degrado urbano, prostituzione di strada, abusivismo commerciale, promozione dell’educazione stradale nelle scuole, lavoro di prossimità e vigile fisso nelle periferie, cura dei parchi cittadini, attenzione alle persone fragili, anziani e minori e coordinamento con le Forze dell’ordine, ma, nel programma non c’era mai stato neppure un cenno all’obiettivo di far cassa con le multe”.

LEGA: “MA SIAMO SU SCHERZI A PARTE?”

“Ho letto il comunicato del sindaco: mi verrebbe da chiedere se stanno amministrando un Comune o se siamo su Scherzi a parte”. Questa la prima reazione del commissario cittadino della Lega Stefano Borghesi. Che aggiunge: “E’ una vicenda davvero paradossale. Il primo cittadino, con delega ai vigili, afferma di non sapere cosa fa il suo comandante. Questo è sinonimo di poca comunicazione e scarsa organizzazione, è palese. Ripeto, è paradossale per chi amministra una gaffe del genere”.

IDV: “LORO NON SANNO E I CITTADINI SUBISCONO”

“E’ un’assurdità – esordisce il consigliere dell’Italia dei Valori Giancarlo Schifano -. La Giunta non sa e i cittadini sono costretti a subire. Non sono d’accordo sul fatto di obbligare il vigile a fare multe in un momento così drammatico di crisi. Ci sono altri modi per far quadrare i conti, per esempio risparmiando sulle consulenze. Il sindaco ha una grossa responsabilità e i cittadini ne terranno conto quando andranno a votare”.

LA NOTA UFFICIALE DEL COMUNE

“L’Amministrazione comunale, con il supporto della struttura interna e di esperti esterni, ha individuato criteri di valutazione del personale dipendente basati soprattutto sul merito: un sistema di valutazione a suo tempo sottoscritto dai rappresentanti sindacali e che il Comune di Cremona è stato uno dei primi ad attuare. Spetta poi ai singoli dirigenti individuare gli obiettivi da sviluppare attenendosi ai criteri fissati.
Né io, né la Giunta né il Direttore Generale Massimo Placchi eravamo a conoscenza degli obiettivi che il Comandante della Polizia Locale ha inserito nelle schede di valutazione degli agenti: la specificazione degli obiettivi di Settore rientra infatti nell’autonomia gestionale dei singoli dirigenti, pur nel rispetto degli obiettivi generali dell’Amministrazione.
L’indicazione che, come sindaco e assessore alla Sicurezza, ho dato per l’attività della Polizia Locale nel suo complesso si fonda essenzialmente su queste linee: formazione, informazione, prevenzione, controlli mirati al rispetto delle norme del Codice della Strada e dei Regolamenti comunali attraverso la sanzione delle violazioni riscontrate, soprattutto a tutela di chi le regole le rispetta.
L’impostazione degli obiettivi nelle schede di valutazione individuale degli agenti si presta con ogni probabilità ad un’interpretazione non del tutto chiara. Per questo, con il Direttore Generale Massimo Placchi, ho incontrato in mattinata il Comandante Fabio Germanà Ballarino ed il Vice Comandante Pierluigi Sforza per fare il punto della situazione. Al termine, si è deciso che sarà rivista la formulazione degli indicatori degli obiettivi così da sgombrare il campo da ogni equivoco: deve infatti emergere, con evidenza e senza ombra di dubbio, che il vero senso sta nell’attività di controllo del territorio, attività che deve naturalmente comportare sanzioni se vengono riscontrate violazioni alle norme vigenti.
Colgo l’occasione per rinnovare l’apprezzamento per l’impegno quotidiano profuso da tutti i componenti del Corpo della Polizia Locale al servizio della città”.

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