Mondomusica a New York, perchè non si pensa ad un padiglione "Cremona" recuperando i nostri liutai? La proposta dell'Anlai
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Mondomusica a Cremona e il “gemello” americano tornano a far discutere. L’Anlai torna alla carica con una proposta: “il recupero” dei liutai e della tradizione cremonese in un padiglione “Cremona”, visto che ancora il 30% degli spazi è rimasto vuoto?. La proposta in una lettera del professor Nicolni, presidente Anlai, e del Consiglio direttivo dell’associazione.
Caro Direttore, non sarò certo io a “contestare” la presenza di Cremona o dell’Italia o di suoi rappresentanti o di opere di maestri liutai italiani (antiche e/o moderne ) all’estero come veicolo di “ propaganda” e di diffusione del messaggio di “ supremazia” delle scuole liutarie italiane e cremonese in particolare. Anzi ! Il sottoscritto, negli anni settanta, è stato un “antesignano” di queste missioni all’estero con le prime presenze personali in Svizzera ( Convegno Esta a Zurigo ), in Germania a Fussen, in Ungheria a Budapest, Miskolc e a Esztergom, in Russia a Mosca e quindi negli anni successivi con la Scuola di Liuteria in Polonia a Poznan, in Germania, a Monaco e ad Amburgo, e più tardi con il preside Renzi e sempre la Scuola di Liuteria al di là dell’oceano in Cina a Pechino, a Singapore, a Cuba a L’ Avana, in Messico a Città del Messico e a Xalapa ecc.
Come ALI ho organizzato quindi nel 2002 la “spedizione” a Puebla, ancora in Messico, e con l’ Acisa in precedenza nel 2000 in Cina a Pechino. Inoltre nei progetti Anlai c’è la possibilità di una grande presenza liutaria italiana in Brasile oltre che in Bulgaria in tempi abbastanza ravvicinati.
Tutto ciò premesso, l’Anlai non ritiene assurdo organizzare una grande presenza della liuteria italiana e cremonese negli Stati Uniti anche se sarebbe stato più utile organizzare una analoga manifestazione in “paesi emergenti”) ma che sarebbe davvero un grave errore se Mondomusica a New York servisse solo da passerella per la liuteria non italiana e se la manifestazione servisse per attirare un grande pubblico specializzato dove la liuteria italiana non è rappresentata o lo è non adeguatamente.
Al di là quindi delle polemiche e degli errori compiuti sino ad ora, è necessario trovare un rimedio perché la manifestazione si realizzi nella maniera meno traumatica possibile, vista l’impossibilità di annullare impegni già assunti, tentando di trasformare l’attuale situazione di conflittualità in una collaborazione fattiva.
In questo contesto la posizione dell’Anlai che è espressa nell’allegato comunicato nella speranza che finalmente si ascoltino, e non solo nella situazione contingente, gli operatori del settore specie quelli seri che lavorano coscienziosamente (e non infangano l’immagine di Cremona e della liuteria con i loro comportamenti scorretti) e che dovrebbero essere i soli a meritare i cospicui investimenti disponibili per il settore.
Distinti saluti
Prof Gualtiero Nicolini Presidente Anlai
Ed ecco il comunicato dell’Anlai
Con un comunicato del 25 giugno u.s. “ Se i liutai nostrani decidono di boicottare Mondomusica” , ( dopo che in un precedente intervento del 30 marzo u.s. l’associazione aveva fatto presente le difficoltà, a suo parere, del “Consorzio Liutai e Archettai Antonio Stradivari”, invitando i responsabili della liuteria cremonese …” a non nascondere la testa sotto la sabbia “ ) l’ ANLAI sottolineava e “per prima” alcuni problemi riscontrati nel settore liutario di Cremona derivati in particolare dalla assurda decisione presa dai dirigenti dell’Ente Fiera di vietare l’ utilizzo degli stand da parte di più liutai e per la “trasferta di New York” che molti cremonesi (liutai professionisti e ditte qualificate del settore) contestavano perché ritenuta “dannosa” per i loro interessi.
L’intendimento dell’ANLAI non era quello di dar voce alle polemiche ma, come era stato anche scritto a chiare lettere, quello di tentare di risolvere i problemi.
Il nostro appello è rimasto inascoltato e forse c’era ancora la possibilità di trovare soluzioni
In questi ultimi tempi abbiamo visto altri interventi ed in particolare la lettera di Dimitri Musafia, che riteniamo molto positiva, con la richiesta di “mettersi intorno a un tavolo “, ma anche la presa di posizione del presidente della Fondazione Stradivari sen. Paolo Bodini, non certo personaggio di secondo piano, che ha lamentato il fatto di non essere stato neppure consultato in alcune scelte dell’Ente Fiera, malgrado quanto previsto dagli Statuti, e la risposta non certo conciliante del Presidente della Fiera che terminava il suo intervento con la ”minaccia “ neppure tanto velata di possibili “ tagli ai finanziamenti” per la Fondazione.
Successivamente è giunta la presa di posizione della CNA che, contestando la scelta di Mondomusica a New York, sottolineava che il suo rappresentante in seno al CD avrebbe sollevato perplessità al momento della discussione ( a nostro parere invece di esprimere perplessità forse avrebbe fatto meglio ad opporsi !) .
A questo punto ci si deve porre una domanda : “Ma allora se ” tutti “ sono “contrari” ..chi ha voluto questa manifestazione negli Usa e perché ?”.
Ma evitiamo ulteriori polemiche.
Le contestazioni del comunicato della CNA proseguivano con la sottolineatura del mancato coinvolgimento del mondo liutario cremonese a cominciare dalle associazioni, dalla Fondazione Stradivari, della Scuola di Liuteria ( che forse sarebbe bene magari lasciar stare in questo particolare momento ).
Di recente anche l’Ali si è unita al coro con un intervento della sua presidente sullo stesso tono o quasi aggiungendo alla lista dei “non coinvolti” anche la Fondazione Stauffer ed i famosi musicisti dei suoi corsi specialistici.
Tutto ciò premesso, pensiamo sia chiaro a tutti che
– Mondomusica 2012 non vedrà la presenza di molti liutai che, come l’Anlai aveva anticipato, saranno presenti invece in vari “ negozi” o ambienti della città esponendo le loro opere e che organizzeranno anche una serie di manifestazioni ( a Fuorifiera ) .
Non sarebbe quindi opportuno che – se non quest’anno visto i tempi tecnici – almeno per il prossimo anno la decisione del divieto di utilizzo di uno stand per più liutai sia riveduta… e corretta e che la Fiera riveda almeno anche alcune delle altre sue scelte “ punitive“ ? Esempio entrata da …“Cremona Pianoforte”?
Ma c’è di più l’Ente Fiera, la CCIAA e gli altri enti cremonesi se vogliono davvero recuperare i molti liutai che hanno creduto e “investito” nel “vecchio salone commerciale” e che lo considerano invece adesso “un calderone con dentro qualsiasi cosa possa attirare ‘grandi numeri’ (‘dopati’ per bene, se andiamo a ‘fare le pulci’ ai ‘numeri’ di ingressi ed espositori) come afferma in una recente lettera una delle liutaie devono impegnarsi rivedendo le loro politiche “commerciali” per far tornare Mondomusica una VETRINA della migliore produzione locale e quindi mettendo al centro la liuteria di Cremona riservando ai liutai i posti migliori e le condizioni migliori e bandendo espositori e manufatti di nessuna qualità.
Solo questa è la via d’uscita non solo per la liuteria e i liutai ma per la città.
Sulla salvaguardia della produzione e sulla deontologia dei liutai ritorneremo con altri interventi
Per quanto riguarda invece “Mondomusica a New York” la situazione è ancor più complicata e ormai “ compromessa” ed anche l’invito al Sindaco di un recente intervento del PD di farsi promotore di soluzioni ci appare estremamente problematico perché il Comune è ufficialmente uno dei partner privilegiati ( insieme alla Fondazione Pro Canale, al Conservatorio di Milano ed al Quartetto Verdi ) di Mondomusica a NewYork avendo sicuramente promesso i suoi gioielli e addirittura alcuni cimeli stradivariani ( dono Fiorini è opportuno ricordarlo visto che non ci è giunta ancora alcuna risposta alla richiesta pro Fiorini da noi formulata ), a meno che tutto non sia stato una “ montatura” per ottenere “ spazi maggiori”.
E’ in questa situazione sempre più agguerrita e complicata che l’Anlai ritiene comunque di voler avanzare una proposta che potrebbe essere almeno una base di discussione.
Visto che ormai non si può più ritornare indietro e rivedere una decisione ormai assunta anche se osteggiata da tanti liutai, da ditte del settore, da associazioni e da Fondazioni a Cremona;
visto che 14 Stati americani hanno dato la loro adesione e che il 50% dell’area disponibile è già stata occupata da loro e da espositori di 11 paesi………
1) perché almeno il 30% dell’area che è ancora libera ( e magari anche una porzione maggiore ) non viene messa a disposizione GRATUITAMENTE delle ditte liutarie italiane e cremonesi in particolare, ad associazioni, fondazioni, scuole ecc per portare davvero Cremona e l’Italia negli Stati Uniti e promuovere DAVVERO la liuteria cremonese e italiana ?
2) Perché la CCIAA di Cremona non mette a disposizione i 100 mila euro promessi non singolarmente ( 2500 euro a testa ) ai pochi liutai interessati ma unitariamente per portare direttamente LA LIUTERIA CREMONESE a New York e magari stanziare ulteriori fondi per favorire così la presenza del maggior numero di liutai cremonesi – e non solo delle loro opere – evitando in tal modo un possibile clamoroso “fiasco”?
Perché non pensare quindi ad una grandissimo PADIGLIONE CREMONA dove siano presenti molti liutai cremonesi invitati ad esporre la loro produzione senza spese da affrontare ( consorzio e non consorzio e con precise regole di correttezza) e con l’aiuto economico anche per la loro effettiva presenza a New York lasciando la possibilità che anche altri liutai italiani ottengano dalle loro CCIAA possibili aiuti e vi sia quindi anche per loro la possibilità di spazi gratuiti o a costi “ competitivi” in un PADIGLIONE ITALIA ?
Ciò potrebbe far diventare allora davvero Mondomusica a New York un momento di confronto poichè la proposta così formulata potrebbe essere accolta da parte di un certo numero di liutai e di ditte del settore
Se si insiste invece con il muro contro muro c’è il rischio che il Salone americano diventi solo una passerella per liutai non cremonesi e non italiani o con un loro numero molto limitato e che quindi possa risultare davvero addirittura controproducente per la nostra liuteria
3) Perché, inoltre, accanto alle iniziative già programmate, non pensarne altre che valorizzino davvero la musica ( con musicisti di grande spessore per le loro masterclass e con grandi concerti ) e l’arte e la liuteria ( magari coinvolgendo anche altre scuole italiane ma anche il meglio delle nostre forze locali ) ?
Al punto in cui siamo – con l’obbligo ormai di realizzare questa manifestazione per gli impegni presi – anche se non si raggiungeranno i “guadagni” sperati, queste proposte potrebbero essere o un male minore o la parziale soluzione dei problemi e la manifestazione almeno un po’ UTILE alla LIUTERIA ITALIANA
CD ANLAI
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