Piccoli comuni cremonesi 'uniti' A sette realtà i fondi della Regione In attesa che 103 si riorganizzino

L’Assessorato alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia finanzia con 3,6 milioni di euro 371 piccoli Comuni, 56 Unioni di Comuni e 14 Comunità montane che hanno deciso di ‘unire le forze’ per offrire servizi ai propri cittadini, gestendoli in forma associata. Tra questi anche sette realtà della provincia di Cremona: Unione Piadena e Drizzona (20.308 euro), Unione Casalbuttano e Uniti (13.969 euro), Unione Fontanili (25.030 euro), Unione Calvatone e Tornata (18.447 euro), Unione Corte De’ Frati e Olmeneta (34.514 euro), Unione Municipia – Scandolara Ravara e Motta Baluffi (32.507 euro), Unione Palvareta Nova (46.787 euro). I fondi in attesa delle riorganizzazioni stabilite dalla spending review che riguarderanno 103 comuni della provincia di Cremona (solo 12 gli esclusi) sotto i 5 mila abitanti. Questi dovranno gestire in maniera associata alcune funzioni fondamentali, fino un totale di nove entro il 2014. Una vera e propria rivoluzione per il territorio e per tantissimi cremonesi.
NUOVI FONDI DOPO QUELLI DI APRILE – L’intervento di fondi della Regione si somma a quello effettuato in aprile, con il quale erano stati concessi 4,4 milioni di euro a favore delle Gestioni associate con Comuni in condizioni di disagio socio-economico. A partire dal 2006, il finanziamento regionale alle Gestioni associate raggiunge quindi i 50 milioni di euro. Per poter usufruire dei contributi, i Comuni devono associare la gestione di almeno 3 servizi su un ‘paniere’ di 24, proposto dalla Regione. Tra questi, sono ad esempio compresi anagrafe, riscossione tributi, polizia locale, assistenza alla persona, biblioteche, impianti sportivi, fino a parchi, asili e protezione civile.
896 SERVIZI IN GESTIONE ASSOCIATA – “L’obiettivo del provvedimento – commenta l’assessore Carlo Maccari – è come sempre quello di sostenere i Comuni virtuosi che ‘fanno sistema’, per incrementare il numero e la qualità dei servizi messi a disposizione dei cittadini. Questa scelta di Regione Lombardia continua a generare effetti apprezzabili, grazie soprattutto all’impegno degli amministratori del territorio: rispetto al Programma finanziato lo scorso anno, infatti, si è registrato un incremento di 40 Comuni e di 64 servizi pubblici in gestione associata, che, a questa tornata, sono ben 896”. L’impegno dell’Assessorato per favorire e promuovere questa tendenza si è articolato, prima ancora che nel sostegno economico, nella definizione di procedure semplificate e in formato digitale per la presentazione delle domande di contributo.
SI VALUTANO ULTERIORI FORME DI FINANZIAMENTO – E’ stato dato inoltre avvio a un’articolata ricerca, con la collaborazione dell’Istituto regionale di Ricerca Eupolis, sul tema dell’obbligatorietà delle gestioni associate per i piccoli Comuni, finalizzata – attraverso lo studio di casi-pilota di gestioni associate del territorio – a proporre modelli gestionali e strumenti operativi per l’avvio e lo svolgimento delle gestioni associate stesse. “Stiamo anche valutando – conclude Maccari – la possibilità di attuare ulteriori strumenti di sostegno finanziario, come ad esempio un voucher tecnologico per l’integrazione dei sistemi informatici delle Unioni e delle Comunità montane, che preveda incentivi economici per chi adotta piattaforme comuni e programmi compatibili, in grado di far parlare agli Enti la stessa lingua”.
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