Cronaca

Mondomusica a New York, la Cna: "Un assist per i liutai americani con fuga di espositori storici dalla manifestazione a Cremona"

Continua a far discutere la gestione e l’esportazione a New York di Mondomusica, salone internazionale degli strumenti musicali di artigianato. Il primo a sollevare i malumori era stato Paolo Bodini, presidente della Fondazione Stradivari, con una lettera indirizzata ai membri del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Stradivari (il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio, la Fondazione Stauffer, la Lafin e la Banca Popolare), ai membri del Consiglio di Amministrazione di Cremonafiere e al cavalier Giovanni Arvedi, Presidente della Fondazione Arvedi Buschini, con l’accusa: “Negli ultimi anni vi è stato un progressivo scollamento rispetto al protocollo d’intesa, con Cremonafiere che è andata sempre più autonomizzandosi, tagliando fuori di fatto la Fondazione Stradivari da scelte strategiche ed operative”. Un intervento che ha fatto discutere e che ha generato le reazioni di moltissimi esponenti della liuteria cremonese, anche nei commenti sul sito Cremonaoggi. Tra tutti il Maestro Costruttore di Custodie per Violino e Viola Dimitri Musafia (“Da tempo vi è un forte risentimento tra molti operatori cremonesi del settore verso Mondomusica, che ha avuto come conseguenza defezioni di espositori locali, nascita di iniziative parallele, e perfino disdette di stand pubblicizzate su riviste a tiratura nazionale” – leggi la lettera) e la presa di posizione dell’Alai sulle difficoltà per i liutai locali di accedere ad uno stand di Mondomusica e sulla necessità di un confronto (leggi l’articolo). Ora il duro intervento della Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato), attraverso un comunicato firmato da Francesco Toto, coordinatore del gruppo liutai, che pubblichiamo.

Ecco il comunicato completo:

A seguito di quanto apparso sulla stampa locale nelle ultime settimane relativamente alla prossima manifestazione di Mondomusica a Cremona e del primo appuntamento di Mondomusica a New York, credo siano necessarie qualche domanda ed alcune riflessioni. Il successo di Mondomusica, che è cogestita da Ente Fiera e Fondazione Stradivari, è chiaro. È tuttavia bene sottolineare come il risultato si leghi a doppio filo al lavoro dei liutai cremonesi, che prima hanno stimolato la nascita della manifestazione, quindi con la loro presenza hanno innalzato il livello qualitativo e fornito un contributo di qualità artigianali e valori culturali unico.

Oggi il “modello” Mondomusica viene esportato. La formula è a disposizione delle associazioni dei liutai americani al punto che, come si apprende dal quotidiano la Provincia, nel board della manifestazione siedono i portavoce di queste organizzazioni. Nessuno rappresenta i liutai cremonesi o italiani. Così come nessuno del sistema cittadino mi risulta sia stato coinvolto: penso ad esempio alla Fondazione Stauffer, o alla scuola di Liuteria.

Il 29 marzo 2011, CNA, con il suo rappresentante nel Consiglio di amministrazione di Cremonafiere Fausto Cacciatori, aveva manifestato alcune perplessità  sollevando dubbi sull’opportunità della manifestazione Mondomusica a New York e sulle probabili conseguenze negative per la omologa manifestazione che da anni si svolge nella nostra città al punto che aveva ritenuto opportuno astenersi dalla votazione che deliberava  in merito.

Gli interrogativi espressi in quella circostanza rimangono immutati:
Cogliamo l’aspetto dell’internazionalizzazione della fiera ma a beneficio di chi? Stiamo costruendo un opportunità commerciale per i liutai americani.
Parallelamente quest’anno, anno di crisi nerissima per tutti, i costi di partecipazione a Mondomusica sono aumentati nonostante la manifestazione abbia raggiunto un equilibrio finanziario, e il sostegno pubblico alle imprese per la partecipazione a manifestazione fieristiche sia drasticamente diminuito. Il risultato è, da quanto letto, la fuga di espositori storici dalla manifestazione fieristica, con affitto di spazi nel centro cittadino. Era necessario, e lo si ribadisce, in un momento di grande crisi economica?
È concreto il rischio di svuotare la manifestazione fieristica cremonese e la città di visitatori durante Mondomusica a seguito di una rassegna simile a New York?  Utilizzando, tra l’altro, ingenti contributi  pubblici come i 100.000 € garantiti dalla locale Camera di Commercio. Quali sono gli effetti sull’economia di una città che vede alberghi e ristoranti pieni in rare occasioni durante l’anno e Mondomusica è indubbiamente una di queste.

Siamo proprio sicuri che la nuova frontiera sia rappresentata dal mercato americano? Chi sostiene il declino dell’impero americano e lo fa da decenni sta forse sbagliando? L’aumento del PIL dei paesi emergenti è un dato inconfutabile, un nuovo mondo che cresce e non da ieri ed è sbocco vitale  per i prodotti di lusso del made in Italy. I mercati emergenti non sono forse da altre parti? La nuova frontiera per i nostri violini non è forse in altra parte del globo?

Il mondo della liuteria, e mi riferisco ai liutai che da anni operano insieme ad altri soggetti per favorire l’attrattività della nostra città  hanno, a pieno titolo, il diritto di capire quali sono oggi le ragioni che sottendono a decisioni indubbiamente strategiche. Quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere e con quali risorse pubbliche? I liutai vogliono essere protagonisti dei processi decisionali che riguardano il sistema liutario locale, il suo futuro e quello della città. Diritto che riguarda, vista la valenza della liuteria per Cremona, non solo i liutai ma tutti i cittadini e gli operatori economici e culturali.

Per questo intendiamo promuovere per il prossimo mese di ottobre un confronto aperto a tutti gli attori del territorio, riprendendo un confronto che necessariamente deve tornare ad essere aperto, partecipato e pubblico. Un confronto che,  permetta di riflettere sulle prospettive del sistema liutario cremonese e sulle strategie che il “sistema” Cremona deve individuare per affermare il primato mondiale della liuteria cremonese.

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