Cronaca

Cultura, duro il Pd: "Senza visione del futuro si rischia il flop"

“Sulla cultura si stanno facendo meri interventi limitati e a spot, senza una vera e propria visione complessiva”. Luca Burgazzi del gruppo cultura del Pd esprime preoccupazione sulla politica culturale a Cremona e sul suo futuro. Il primo punto, il Museo del Violino. “Si fa un gran parlare di questa nuova infrastruttura culturale – scrive Burgazzi – tuttavia non possediamo ancora nessun dato che ci possa permettere di mettere in campo un progetto per il futuro. Credo che il museo del Violino, se gestito male, rischia di diventare da opportunità di sviluppo a un freno pesante per le casse comunali e per l’intera città. Ad oggi non sappiamo nulla sull’apertura, né tantomeno della gestione. Si farà una nuova fondazione? E se si in che rapporti sarà con la Fondazione Triennale? L’auditorium rispetto al Teatro Ponchielli che ruolo avrà? Non si tratta di domande per tecnici, ma domande a cui l’amministrazione deve rispondere al più presto perché il rischio di flop è altissimo. Infine il tema del Museo del Violino si innesta sul tema più generale del sistema museale cremonese che, da un punto di vista strutturale, è sicuramente rodato, ma occorre ora fare qualcosa di più per far si che non sia visto solo come un costo, ma come un’opportunità per la città ed in particolar modo anche per i giovani. Se non mettiamo in circuito tutte queste realtà rischiamo di andare avanti per inerzia”.
Altro tema, gli spazi vuoti. “La città di Cremona – continua Burgazzi – ha ricevuto un enorme patrimonio che risulta difficile se non impossibile valorizzare in maniera completa. Questo comporta fare delle scelte, magari anche dolorose, ma non possiamo fare tutto, né tantomeno però lasciare tutto vuoto sperando che qualcuno prima o poi arrivi a fare qualche offerta. Dobbiamo fare uno sforzo per mettere questi spazi in relazione col sistema culturale, turistico e commerciale della città. La strategia non può essere solamente la vendita o l’esternalizzazione di alcuni servizi connessi, sicuramente non possiamo gestire tutto, ma almeno si decida che cosa tenere e che cosa no. Altrimenti il dibattito diventa una discussione ridicola dove chiunque può dire “vendiamo quello e teniamo quest’altro”. Senza idee la città non può andare avanti”.
La valorizzazione delle realtà giovanili è l’ultimo tema toccato dal giovane democratico. “La città possiede realtà vitali che possono essere tranquillamente inserite in un progetto culturale più ampio – dice Burgazzi -. In una nuova ottica amministrativa occorrerà sempre più intensificare rapporti con questi soggetti non istituzionali perché molti talenti sono già presenti a Cremona senza dover andare a cercarli lontano. Inoltre queste realtà sono prevalentemente giovanili e questo non può che essere visto come una nuova opportunità; una città che non valorizza le sue forze più giovani pregiudica il proprio futuro. Su questo il Pd si impegnerà sempre di più: anche noi dobbiamo attrezzarci al rinnovamento con persone e idee alternative perche le sfide del futuro hanno bisogno di risposte nuove”.

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