Artigianato, la crisi del settore Crollo dei prestiti e più interessi
Crollano i prestiti e aumentano i tassi di interesse. Situazione complessa per il settore dell’artigianato a Cremona e in Lombardia. Così come nell’intero territorio nazionale. Il quadro, relativo al secondo semestre del 2011, arriva dall’ultima analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato, su dati Artingiancassa e Banca d’Italia. Al 31 dicembre scorso i prestiti alle imprese artigiane hanno subito un calo del 3,1% in Italia e del 4,3% in Lombardia rispetto al giugno precedente. Nella provincia cremonese il crollo è stato pari al 3,2% (contro il -0,6% dell’intero sistema produttivo). Le variazioni negative più rilevanti sono quelle di Rimini (-8,3%) e Bergamo (-7,8%). Tutto ciò tra dinieghi e mancanza di investimenti per la scarsa fiducia nel futuro che si riflette in un calo nella richiesta di denaro.
A dicembre 2011 stock nazionale del credito all’artigianato pari a 55,7 miliardi (il 27,9% del totale indirizzato alle piccole imprese). A livello ripartizionale il Centro-Nord assorbe l’83,8% dei finanziamenti (il 32,6% nel solo Nord-Ovest) ed il Mezzogiorno il restante 16,2%. Quattro regioni assorbono oltre la metà (54,6%): un quinto (21,5%) in Lombardia, il 12,9% nel Veneto, l’11,7% nell’Emilia Romagna e l’8,5% in Piemonte.
Sul suolo provinciale di Cremona la percentuale dei prestiti all’artigianato rispetto al totale per le Pmi si ferma al 20,9% (stock al 31 dicembre scorso di 622,5 milioni).
Quanto agli interessi per queste imprese, in provincia a fine dicembre 2011 un tasso del 4,66 con un aumento di 120 punti base in un anno.
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