Cronaca

Tempo prolungato alle cooperative, il Pd: "Dati e profilo del personale"

Sopra, l’ultima commissione Politiche Educative

“Di fronte a una logica che sembrerebbe preparare ad una progressiva dismissione di sempre più ampi settori dell’offerta pubblica, crediamo che la risposta scritta agli interrogativi che poniamo alla giunta in merito all’affidamento a terzi del tempo prolungato, sia urgente non tanto e non solo per noi, quanto per i genitori dei bambini che a settembre si troverebbero di fronte ad un cambio di servizio e di modalità dello stesso”. Il Pd interroga l’amministrazione sull’affidamento sperimentale all’esterno del servizio “Tempo prolungato” nelle scuole infanzia e asili nido e dei centri “prima infanzia” e “gioco”.  L’interrogazione è a firma dei consiglieri del Pd Alessandro Corradi, Daniele Bonali e Gianfranco Berneri. “In merito all’informativa sull’affidamento sperimentale dei servizi ad alcune cooperative sociali operanti nel terzo settore – si legge nel documento – presentata in occasione dell’ultima Commisione Politiche Educative, s’interroga l’assessore competente per conoscere:

– in che modo si è giunti a stabilire che il costo per il Comune, esternalizzando il servizio del prolungato nelle 13 scuole dell’infanzia e nidi che lo hanno ad oggi attivato, si possa pressochè dimezzare; passando dai 90mila € indicati come proprio dell’attuale assetto ai 42mila € ipotizzati nella nuova gestione attraverso il coinvolgimento delle cooperative.

Richiediamo pertanto i dati analitici che nel dettaglio mostrino le voci di costo attualmente in essere, cioè che diano conto esaustivamente dei 90mila € indicati.

– in che modo è garantito l’attuale servizio, ovvero attraverso quali figure professionali (personale di ruolo, formato, stabile etc.) e con quale inquadramento di mansione? con quali modalità di reclutamento è garantito l’attuale sistema e con quali il nuovo?

– quale sarebbe il profilo del personale previsto per il nuovo assetto con il coinvolgimento delle cooperative sociali?

– per quale motivo non si valuta una concentrazione dell’offerta del prolungato in alcune realtà ad oggi già attive, stante la necessità di ridurre la spesa, mantenendo il servizio all’interno della logica attuale dell’offerta?

– quali sarebbero le tariffe di accesso al servizio con la nuova progettualità e quali sono oggi?

L’interrogazione dei democratici perché “servizi fondamentali e qualificanti una città e un territorio quali sono quelli relativi all’infanzia e all’istruzione necessitano, al netto delle importanti valutazioni di ordine economico e nell’ottica di una necessaria revisione della spesa dovuti al grave periodo di crisi economica che stiamo vivendo, sempre e comunque un’attenzione particolare”.

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