Cronaca

Set dei film, Cremona al palo, si gira solo nelle città vicine

Nella foto, una scena del film “La febbre” girato a Cremona

A Cremona e dintorni hanno girato lo sceneggiato Rai  “Giuseppe Verdi” (di Renato Castellani), alcune scene di “Chiedimi se sono felice” con Aldo, Giovanni e Giacomo, “Stradivari” (di Battiato) , “Violino Rosso” (di Gerard) , “La febbre” (D’Alatri), “L’imbalsamatore”, “La signora delle Camelie”, “Novecento” di Bertolucci e tanto altro. Da anni non succede più nulla. I registi che qui hanno girato  (da Giacomo Battiato a D’Alatri) hanno sempre definito Cremona, la città ideale per fare film. Tranquilla, disponibile, affascinante, con dintorni da mozzare il fiato per bellezza e conservazione.   Qui poi si è sempre dato da fare Leonardo Caracciolo, un genio della location, che ai tempi dell’assessore Luigi Baldani aveva anche ipotizzato l’utilizzo della porzione di ex ospedale in via Redaelli come sede ideale per tenere costumi, attrezzi, camerini, ed altro.

Da un po’ di anni Cremona sembra dimenticata anche dal cinema. A Mantova hanno finito di girare nella tarda primavera   “Romeo&Juliet”,  del regista Carlo Carlei, produzione americana a quella della Indiana Production di Muccino, con una importante partecipazione inglese.Nei  ruoli di Giulietta e di Romeo, le star adolescenti più richieste del momento: Hailee Steinfield, la ragazzina di “Grinta”, che ha avuto la nomination agli Oscar quale esordiente, una vera rivelazione, e il modello inglese passato al cinema nel ruolo di Boy George per “Worried about the boy” della Bbc e poi in “I Pilastri della terra”, Douglas Booth. Mantova è stata giudicata la location perfetta, sia perché qui venne Romeo in esilio, sia per la bellezza dei luoghi.  Per mesi decine di comparsa hanno lavorato. Il film ha portato il pienone negli alberghi, sia per la troupe che per il seguito.

Visto quello che è successo a Mantova,  in questi giorni è nata anche Brescia Film Commission. Il progetto è stato presentato veenrdì nel saloncino della stampa di Piazza Loggia. A Che cos’è una Film Commission? Praticamente uno sportello di servizio rivolto alla filiera dell’imprenditoria multimediale che propone, oltre alle location, assistenza logistica, convenzioni per l’ospitalità della troupe, facilitazioni dei permessi municipali. In altre parole, un collettore tra domanda e l’offerta mirato non solo alle produzioni cinematografiche e televisive, ma anche alla pubblicità e alla moda.  La Brescia Film Commission collabora con la Lombardia Film Commission (nella nostra regione esistono già organismi simili  a Lecco, Bergamo, Mantova, Busto Arsizio, Como). Anche Piacenza si è già mossa, anche grazie al produttore locale Leopardi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...