Cronaca

Dalla scuola al cimitero: dipendenti comunali, cresce il malessere

E’ altissima la temperatura in Comune tra Giunta, dirigenza e dipendenti. Per mercoledì alle 14,30 è fissato un incontro urgente tra “la delegazione di parte pubblica e quella di parte sindacale” dopo la disdetta attuata dalla Rsu e dai sindacati Cgil-Cisl-Uil dell’accordo sul sistema di valutazione con le tanto discusse schede. “Il sistema non è chiaro, non è trasparente ed è discrezionale” hanno denunciato i sindacati .  “La scheda di valutazione 2012 formulata nei tavoli tecnici – affermano Rsu, Cgil, Cisl e Uil – era nella direzione giusta per avviare un sistema credibile, più attento alle esigenze dei cittadini e non orientato principalmente all’adeguamento alle normative e agli obblighi di legge. La stessa presenza del Direttore Generale  espressamente dichiarato incompatibile per tale ruolo in una delibera della stessa CiVIT, è un ostacolo alla credibilità del sistema”. Sostanzialmente non si lavora con obiettivi e target orientati alla misurabilità e al miglioramento dei servizi. Ma oltre all’assemblea generale dei dipendenti che si è espressa sulla questione, il malessere esistente negli uffici comunali è stato evidenziato anche dalle assemblee di settore. Nel settore dell’educazione e scolastico  c’è l’affidamento all’esterno del tempo pieno nelle scuole comunali, in quello dei servizi sociali ci sono le criticità di sportelli ma affrontate con il dirigente. Poi c’è il problema dell’affidamento all’esterno del Servizio informatico del Sed, dove una ditta esterna starebbe già monitorando la situazione. Ed ancora il tema “caldo” dei servizi cimiteriali ed il rapporto dei dipendenti comunali con la cooperativa che, di fatto, gestisce in autonomia il settore. Da parte sindacale, bocche cucite: “noi parliamo solo con documenti ufficiali”. Ma già lunedì potrebbe esserci qualche mossa al riguardo. I dipendenti sono comunque in fibrillazione, la questione delle schede e il ricorrente problema dei premi ai dirigenti ha messo altro sale sulle ferite aperte da tempo. Una delle lamentele che si coglie frequentando gli uffici comunali è l’assoluta incapacità della Giunta nell’affrontare il problema del personale. La parte politica dell’Amministrazione non se ne occupa e tutto viene demandato al Direttore Generale Placchi e al Direttore del Personale Segalini, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti – come dimostra la disdetta dell’accordo. Anche l’opposizione scende in campo: “La disdetta dell’accordo sulla performance – dichiarano il capogruppo Pd  Maura Ruggeri e il segretario cittadino Daniele Burgazzi – e i segnali di malessere che da qualche tempo si fanno più evidenti tra i dipendenti, sono la spia che la macchina comunale è in difficoltà e che c’è molto fumo dietro le operazioni vendute dai vertici comunali come grandi risultati di efficientamento. Magari, per rendere più efficiente la macchina, sarebbe il caso di partire dalla testa, dalla cabina di comando. Chiediamoci se è opportunamente dimensionata, per le nuove esigenze, anche la cabina di comando determinata dalle attuali posizione dirigenziali, che costa al comune quasi un milione e mezzo di euro, a cui ne è stata aggiunta una nuova: la direzione strategica e controllo di gestione. Vero è che la nuova posizione, per ora, è in capo al Direttore generale, ma in futuro la normativa non consentirà più ad un Comune come il nostro di permettersi, come ha scelto di fare la giunta Perri, un Direttore generale che costa al Comune 150 mila euro all’anno. A dire il vero, anche la questione dei premi dei dirigenti, oltre 500 mila euro a bilancio 2012, suscita qualche imbarazzo; curioso legarli  al pieno raggiungimento degli obiettivi di bilanci approvati a giugno, ma forse anche questo fa parte della performance…”

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