A processo per aver servito alcolici agli irlandesi, assolta
Nel giugno del 2006 150 nomadi irlandesi avevano invaso Cremona, causando in pochi giorni molti guai: all’ordine del giorno, denunce per ubriachezza, schiamazzi, danneggiamenti e risse. Lo sa bene Chiara Olzi, 33 anni, cremonese, titolare del pub pizzeria Irish Times di viale Po, finita a processo davanti al giudice di pace Gaetano Lecce per aver somministrato alcolici ad un gruppo di irlandesi già ubriachi. Accusa che la Olzi, difesa dall’avvocato Luca Vaccari, ha sempre respinto: “non ho mai servito stranieri in stato di ubriachezza”. Il giudice le ha creduto e ha emesso sentenza di assoluzione. In aula, nel corso del processo, erano state sentite diverse testimonianze, tra cui quella della cameriera che la sera del 2 giugno aveva servito il gruppo di irlandesi. “Erano diverse decine ed erano chiassosi, ma gestibili”. “Nel corso della serata”, aveva riferito la ragazza, “ho parlato con alcuni di questi clienti e mi sembravano sobri. Poi la situazione è degenerata con l’arrivo di altri irlandesi che non erano sobri e che davano fastidio agli altri avventori. A queste persone non abbiamo servito da bere”. “A fine serata”, aveva raccontato la testimone, “abbiamo trovato bicchieri appartenenti ad altri bar. Avevano lo stemma di altri tipi di birra che nel nostro locale non vengono serviti”. “C’era un gran via vai”, aveva detto un cliente abituale dell’Irish. “La mia idea è che stessero facendo il giro dei locali”.
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