Si è spento in ospedale Angelo Zanibelli Consigliere comunale dell'Udc e dirigente di Sanofi Aventis
Lunedì mattina alle 5 si è spento in ospedale, dopo una breve malattia, Angelo Zanibelli consigliere comunale dell’Udc. Sessantun anni, ingegnere, direttore della comunicazione esterna ed istituzionale di Sanofi Aventis, negli ultimi anni si era occupato di politica con grande spirito di servizio, candidandosi a sindaco nelle elezioni del 2009 con l’Udc raccogliendo più di 1200 voti. Uomo intelligente ed affabile, Zanibelli ha sempre manifestato la sua assoluta libertà di pensiero anche in politica. La scuola è quella del padre Amos, sindacalista Cisl, parlamentare, sottosegretario poi presidente dell’Inps, nato politicamente all’insegna dei “liberi e forti” di don Sturzo. Così, sulle orme del padre, Angelo ha scelto di stare con l’Udc in consiglio comunale ma sempre tenendosi libero sulle scelte. Ricordiamo, ad esempio, la lettera con la quale dichiarò che al ballottaggio Corada-Perri avrebbe scelto l’esponente del Pd. Oppure la sua presa di posizione in consiglio comunale nel febbraio scorso quando ha proposto di concedere la cittadinanza onoraria di Cremona ai figli degli immigrati nati fra 2000 e 2006 e residenti a Cremona, loro città natale, con una cerimonia in cui sarebbe stata consegnata la bandiera e una copia della Costituzione, giusto in occasione della fine delle celebrazioni del 150° dell’unità nazionale. L’ordine del giorno venne bocciato per l’astensione del Pdl e Zanibelli, con tanta amarezza, diffuse un comunicato stampa di altissimo livello civico. Lo riproponiamo come uno dei suoi ultimi atti, dove la politica e l’umanità stanno insieme: “Si è persa l’occasione di un gesto di civiltà, sicuramente non esaustivo, cui devono seguire reali politiche per la famiglia, per la casa, per l’ inserimento scolastico e sociale destinata ad una popolazione che sta costruendo il proprio futuro nel nostro Paese. Ad uno di questi bambini potrebbe capitare nei prossimi anni quello che è capitato a Barack Obama! Un gesto di civiltà, nel solco di una tradizione centenaria che ha visto nascere a Cremona l’ Opera Bonomelli per l’assistenza ai migranti, che le forze politiche della maggioranza hanno preferito accantonare nascondendosi dietro ad un voto di astensione. Un’ iniziativa che si va ad aggiungere e rafforza l’adesione data dal Comune all’iniziativa ANCI per i figli di immigrati che compiono i 18 anni. Chiaro e scontato il voto della Lega, che da sempre ha cavalcato il disagio dell’immigrazione, mettendo sullo stesso piano immigrazione e illegalità, favorendo la diffusione di una cultura ostile a queste popolazioni, non rendendosi conto che il fenomeno dell’immigrazione non è un fatto emergenziale o temporaneo, ma un fatto strutturale che porterà la nostra società ad essere sempre più un insieme di culture, tradizioni, religioni, in cui quel che conta è il rispetto e l’educazione ai doveri, che sono indispensabili per rivendicare i diritti. Incomprensibile invece il voto di astensione del PDL, soprattutto di quella componente che in ogni istante riconduce il suo impegno politico ai valori della pratica cattolica, incomprensibile l’astensione del gruppo misto ed in particolare di coloro che si riconoscono nel FLI, il cui leader è tra i più convinti sostenitori dei diritti civili e di cittadinanza per gli immigrati. Poiché non voglio pensare che anche il PDL sia condizionato da una visione qualunquista anche se diffusa e preferisca non apparire come quello che sposa la causa degli immigrati, devo concludere che ancora una volta vi è la volontà di affossare ogni iniziativa dell’UDC, in particolare su temi che hanno rilevanza etica e che vogliono dare il segno di un modo diverso per fare politica. Così è stato sulla trasparenza per le società pubbliche, così è stato sull’abolizione del cumulo di cariche e di compensi, così sulla semplificazione delle società pubbliche, come pure sulla gestione del ciclo idrico. Bocciando le nostre mozioni colgono il brillante risultato di dare segnali negativi al mondo che pensano di rappresentare”.
La Camera ardente sarà allestita martedì dalle 14 alle 18 presso l’Ospedale Maggiore. Le esequie si svolgeranno mercoledì 4 alle 11 nella chiesa di Sant’Agostino, parrocchia della famiglia Zanibelli.
Alla moglie Pinuccia, ai figli le condoglianze di Cremonaoggi.
SANOFI ITALIA RICORDA ZANIBELLI
“Tutti i collaboratori di Sanofi Italia si uniscono al dolore della famiglia nell’apprendere della prematura scomparsa dell’Ing. Angelo Zanibelli, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali del Gruppo in Italia. Nato a Cremona nel 1951, sposato con tre figli, Zanibelli ha avuto una lunga carriera nel mondo dell’industria farmaceutica. La sua capacità di visione delle prospettive future e il suo modo di vivere il bene farmaco, la ricerca e la produzione di altissimo livello come fattori fondamentali nel percorso di una sanità sostenibile, lo ha portato ad assumere diverse cariche di altissimo livello, contribuendo in modo fattivo a valorizzare il ruolo di Sanofi nel Paese. Angelo Zanibelli in precedenza ha anche ricoperto il ruolo di direttore della Divisione Pharmacy Healthcare, dopo essere stato Direttore Generale, di Giuliani S.p.A. e successivamente di Granelli S.p.A. (Farmaceutica del Gruppo San Pellegrino), in seguito acquisita da Synthélabo (ora Sanofi). Angelo Zanibelli è stato anche uno dei più stimati rappresentanti del settore farmaceutico in sede associativa: dal 2000 al 2007 è stato Presidente di ANIFA, Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica di Automedicazione; è stato anche membro della Giunta di Federchimica e della Commissione Sanità di Confindustria. L’attività di Angelo Zanibelli è stata apprezzata anche a livello internazionale, tanto da far parte del Board di AESGP (Association Européenne des Spécialités Pharmaceutiques Grand Public) dall’anno 2000. Sanofi Italia è vicina al cordoglio della famiglia e di tutti coloro che ne hanno potuto apprezzare l’impegno, i valori e il patrimonio culturale ed etico”.
IL RICORDO DI GIUSEPPE FODERARO
Ho conosciuto Angelo circa tre anni or sono, nel momento in cui si concretizzó la sua candidatura a Sindaco per l’UDC di Cremona. Sapevamo tutti che quella sarebbe stata una candidatura di “testimonianza” perchè il nostro partito non avrebbe potuto vincere le elezioni, eppure, in quel frangente imparammo a conoscere ed apprezzare le doti umane e l’intelligenza vivace di Angelo, oltre a quello spirito di servizio che, solo, avrebbe potuto portare un manager di livello internazionale a dedicarsi, da consigliere comunale, alla sua città, alla nostra città.
Quando sono stato nominato commissario cittadino, prima e, in seguito, eletto segretario, ho avuto modo di apprezzare ancora di più la visione strategica, la lettura chiara dei fenomeni sociali e delle prospettive politiche che contraddistinguevano Angelo; ho ed abbiamo avuto tutti noi dell’Udc la possibilitá di apprezzare la schiettezza del suo carattere, apparentemente duro, in alcuni tratti, invece realmente sensibile. Nelle differenze di vedute abbiamo apprezzato anche il confronto vivace, ma sempre rispettoso, a cui sapeva portarci.
Ci mancherá Angelo, ci mancheranno la sua pungente ironia e la capacitá di andare fino in fondo quando si crede veramente in una cosa.
Oggi, Angelo, noi ti ringraziamo per averci dato il tuo esempio e, a nome di tutto il comitato cittadino dell’Udc rivolgiamo le più sentite condoglianze alla tua famiglia.
Ciao Angelo.
Giuseppe Foderaro
Segretario cittadino Udc Cremona
IL RICORDO DI GIUSEPPE TRESPIDI
Angelo Zanibelli l’ho conosciuto cinque anni fa ad una delle conviviali con amici vicini all’UDC organizzata dall’impareggiabile Alberto Colombini. Ci siamo rivisti un anno dopo quando, ragionando sulle elezioni a Sindaco di Cremona, l’Udc l’aveva individuato come possibile candidato della società civile a capo di una coalizione di centro destra. Candidatura che di buon grado accettò anche quando l’UDC decise di andare da sola alle elezioni. E’ da allora che ho iniziato a conoscere l’uomo: la sua intelligenza, la sua umanità, la sua passione per la politica, la sua concretezza e, consentitemi, la sua straordinarietà. Le sue intuizioni e la sua lettura del presente e del futuro non appartenevano alla normalità: era sempre in anticipo sugli eventi e su ciò che andava fatto. Andava subito al nocciolo del problema. Non era un attendista: amava l’azione. Il suo modo di concepire la politica e sul come realizzarla andava fuori dagli schemi classici. Per lui non c’era destra, sinistra, centro, c’era la città, i suoi cittadini e il loro futuro. Certi bizantinismi non facevano parte del suo bagaglio culturale e politico. Per lui, se una cosa che veniva proposta in Consiglio andava realmente a favore dei cittadini, poco importava da chi veniva fatta: andava votata e portata a compimento.
Non ha lesinato prese di posizione con mozioni e ordini del giorno. Le ultime in ordine di tempo riguardavano l’introduzione del quoziente familiare, la trasparenza nelle retribuzioni e nei compensi dei Cda della aziende pubbliche, le tariffe dell’acqua e la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia. In diverse occasioni non ha esitato a schierarsi a favore del Sindaco sebbene l’Udc fosse considerata ai margini della maggioranza. Nel 2011 decide di iscriversi all’UDC e diventa componente del comitato regionale, provinciale e cittadino nonché della direzione provinciale. Nella giunta esecutiva ricopriva l’incarico di responsabile provinciale delle politiche familiari.
Con lui Cremona e la politica perdono una persona straordinaria che tranquillamente e senza alcun problema poteva fare il Sindaco della sua amata città. A nome di tutti gli iscritti all’UDC provinciale un sentito e sincero Grazie Angelo e altrettante sincere condoglianze alla moglie Pinuccia, ai figli Matteo, Andrea e Chiara con Martina (quando nominava Martina il suo viso ed i suoi occhi si illuminavano di gioia).
Giuseppe Trespidi, Segretario Provinciale Udc
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