Cronaca

La morte del centro passa per la chiusura delle sale cinema

La morte del centro città passa anche per la progressiva chiusura e per le difficoltà delle sale cinematografiche. Nella vicina Piacenza, assieme a una gran vivacità ci sono ben 10 sale attive in pieno centro. Un elemento, questo, ricordato anche dal Partito democratico, che sulla questiona ha presentato un’interrogazione firmata da Corada, Berneri e Caterina Ruggeri. “Dopo l’approvazione del bilancio del Comune che non ha visto alcun progetto legato al sostegno e allo sviluppo del cinema di qualità nella nostra città e dopo aver ascoltato le dichiarazioni della Giunta Perri che ci ha decantato una Cremona europea, moderna, avanzata, competitiva e debordante di iniziative e prospettive culturali, il Pd presenta un’interrogazione a firma di Giancarlo Corada, Gianfranco Berneri e della sottoscritta e già depositata all’attenzione del Sindaco”, spiega la Ruggeri. Che prosegue: “Il tema della débâcle ‘cineincittà’ è già stato posto, ma lo vogliamo rilanciare perché il silenzio imbarazzante di chi governa questa città ci preoccupa. Il Chaplin soffre, il Filo è già chiuso per tutto il periodo estivo e del resto già molto utilizzato per iniziative diverse dal cinema, il Tognazzi è in attesa di decisioni, tra garage e/o audutorium, e il vecchio Italia è inesorabilmente  perso, come del resto il Politeama. E poi ci si chiede perché il centro muore? Solo colpa dei supermercati? Fate un giro nella vicina Piacenza e chiedetevi come mai in pieno centro ci sono 10 sale attive e una vivacità da noi impensabile”.

Michele Ferro

INTERROGAZIONE ORALE CIRCA LA DEFINITIVA CHIUSURA DI SALE CINEMATOGRAFICHE  IN CITTA’

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

PRESO ATTO delle notizie circa le difficoltà gestionali del CINEMA CHAPLIN e del rischio di una sua eventuale chiusura;

RILEVATO
– che se ciò accadesse Cremona avrebbe una sola sala, piccola e non sempre disponibile in città, una carenza che fa seguito alla graduale scomparsa di sale, ultima la chiusura del Tognazzi, che hanno costituito in passato un patrimonio e un’occasione culturale per l’intera comunità;

RICORDATO
– che da anni non esiste nel bilancio alcun capitolo dedicato al tema “cinematografia”;

– che i  film d’essai, proposti dal Chaplin, hanno coperto un vuoto e hanno saputo svolgere nel tempo un’azione importante non solo per gli appassionati di cinema, ma per dare valore e promuovere il cinema di qualità;

– che tale impegno è stato riconosciuto sia a livello regionale che ministeriale;

– che, a differenza di Cremona  la vicina città di Piacenza ha 4 cinema con 10 sale complessive e in pieno centro storico;

si chiede al Sindaco e all’Assessore alla cultura,

– se e come si pensa di contrastare questo fenomeno;

– se non  si intenda avviare un percorso  collaborativo e di sostegno  alle poche attività cinematografiche rimaste sul territorio e che attualmente non ricevono alcun contributo pubblico.

Caterina Ruggeri                        Giancarlo Corada                         Gianfranco Berneri
Consiglieri Comunali PD

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