Cronaca

Assessori cicale, cremonesi tartassati Nessun taglio in Comune, la spesa cresce Per i cittadini più Imu, Irpef, costi per mense, scuole e cimitero

Le spese correnti del Comune aumentano, così come – pesantissimi – sono i carichi fiscali dei cremonesi che si trovano a vivere una stagione di tasse senza precedenti. L’assessore al Bilancio Roberto Nolli aveva chiesto ai colleghi di Giunta di tagliare i propri bilanci di assessorato almeno dell’8% ma le innumerevoli riunioni non hanno prodotto risultati. La spesa corrente del Comune rispetto all’anno precedente aumenta di 879.500 euro vale a dire dell’1,2%. L’assessore Nolli, nella commissione Bilancio si è affrettato a dire che aumentano di “solo” l’1,2% a fronte di un tasso inflazione Istat del 3,2%: l’operazione tagli è comunque fallita. L’unica voce in calo è quella gestita direttamente da Nolli e riferita al funzionamento della “macchina comunale”, ovvero il settore amministrazione, gestione e controllo, “anche per effetto di una più puntuale allocazione contabile delle risorse economali e di riscaldamento degli edifici pubblici”. Così la spesa complessiva del personale è calata di 549.100 euro (nel 2012 sarà di 25.858.300), in calo anche le spese previste per le missioni dei dipendenti (- 29 mila) e l’aggiornamento e la formazione professionale dei dipendenti (- 28 mila).

Tutti gli assessorati registrano un incremento di spesa tra l’1,2% e il 5% dei Servizi Sociali (per andare incontro ai maggiori disagi della popolazione). Nolli ha poi sottolineato come l’aumento di spesa per i servizi sociali e per le politiche giovanili risponda a criteri di scelte economiche e politiche nel tentativo di “far tornare a girare l’economia”. Ai cremonesi tocca comunque sopportare il peso maggiore della situazione venutasi a creare sia con i mancati tagli, sia con la necessità del rispetto del Patto di Stabilità e sia con l’obiettivo di un saldo positivo di bilancio.
Così ai cremonesi toccherà l’aumento dell’Imu sulla prima e sulla seconda casa (con anticipo pagato finora del minimo previsto del governo e stangata natalizia). Stando alle prime notizie che filtrano dagli uffici comunali pare che i cremonesi, che tanto hanno mugugnato, si sono comunque messi diligentemente in fila a pagare la prima rata dell’odiata tassa sulla casa di proprietà. Tanto è vero che pare si stima un mancato pagamento di solo il 10% rispetto al 20-30% stimato in altre realtà italiane.  L’Imu – prima e seconda casa – dei cremonesi porterà nelle casse circa 40 milioni di euro (80 miliardi di vecchie lire) di cui 13 andranno allo Stato e 26 al Comune. L’Irpef del 2012 è raddoppiata e, dalle tabelle presentate dall’assessore Nolli, porterà nelle casse comunali circa 7 milioni di euro con un incremento di 3,395 milioni di euro. Ricordiamo poi che sono aumentate tutte le voci di costo per i cittadini dei servizi cimiteriali, delle scuole materne, delle mense della scuola primaria, delle palestre, dei campi sportivi, dei bocciodromi ecc. Confermate le alienazioni di beni del patrimonio comunale (ex ospedale, palazzo Grasselli, quote autostradali ecc.).

In commissione Bilancio gli aumenti di Imu, Irpef e l’intero impianto di bilancio è stato approvato con i voti del gruppo Misto, del Pdl e della Lista Perri. Contrari il Pd, l’Idv, Cremona per la Libertà e Lista Corada.

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