Cronaca

Le rotte della 'nuova' eroina, un ritorno ma senza siringhe: Cremona snodo di traffici

Non c’è bisogno di siringhe per assumere la ‘nuova’ eroina, quella ritornata prepotentemente sul mercato dopo i drammatici anni Ottanta-Novanta dei buchi nelle braccia e dei morti. In una società quasi satura dal punto di vista dei consumi di stupefacenti, con la cocaina a prezzi abbattuti rispetto a quando veniva chiamata la ‘droga dei ricchi’ e diventata di uso comune, al pari di hascisc e marijuana, l’eroina rappresenta la risposta per i trafficanti in cerca di ulteriori business.

SOLDI SULLA PELLE DEI GIOVANI

Fidelizzare clienti grazie a costi per dose diminuiti e alla portata di chiunque, e affiancare all’uso di altre sostanze la ‘rinnovata ero’ aumentando la sua presenza ‘tra la gente’ – dopo il crollo seguito all’ondata di cadaveri dei già citati Ottanta e Novanta – significa affari per i mercanti di morte e disperazione. Mercanti che, in questi anno,  stanno provando a riuscire nei loro intenti, facendo leva su una fetta debole della popolazione: i giovani non ‘vaccinati’ col ricordo di una ‘generazione ammazzata’ un paio di decenni fa.

CREMONA: TRAFFICI E STOCCAGGIO

La provincia di Cremona è ormai chiaramente uno snodo importante nelle rotte dell’eroina nel Nord. In crescita il numero di occasioni in cui il nome di questa sostanza compare nei rapporti o in articoli legati ad arresti, denunce e sequestri sul nostro territorio. Viene trasportata attraverso il Cremonese, e in qualche caso qui stoccata, da trafficanti che intendono raggiungere altre zone (Milano è una delle capitali europee della droga e dista solo pochi chilometri). Ma c’è un mercato anche da noi, nel quale poter riversare la sostanza per fare quattrini.

LA NUOVA ONDATA

In Italia l’ultimo rapporto al Parlamento (2011) segna una lieve diminuzione dei consumi di stupefacenti (eroina compresa); ma si parla in questo caso di sondaggi. Nello stesso dossier, analizzando i numeri dei soggetti finiti in trattamento nei Servizi per le tossicodipendenze, gli unici aumenti giungono dalla voce eroina. Numerosi studi pubblicati tra 2005 e 2007 indicavano un vero e proprio exploit della ‘droga-killer’ tra 2011 e 2012. Non ci sono ancora dati certi al momento per confermarlo, anche se qualche segnale preoccupa. Tuttavia questa ‘ondata’ potrebbe essere stata solo ritardata alla luce degli sconvolgimenti economico-sociali avuti in tutta l’Europa.

PREZZI BASSI E NIENTE SIRINGHE: L’EROINA SI FUMA E SI SNIFFA

‘Droga-killer’, si diceva. Così era soprannominata ai tempi in cui la si iniettava in vena. Questo metodo d’assunzione, oggi, sta cedendo il passo alla più ‘discreta’ inalazione. L’eroina ora per lo più si fuma o si sniffa, con effetti ugualmente devastanti. Il prezzo per un grammo oscilla tra i 40 e i 60 euro, ma la si trova anche a 30-35. Cifra ridicola se si pensa che non molti anni fa veniva venduta a 80 euro e che la cocaina è 50-60 al grammo.

CLAN ALBANESI E MAROCCHINI

Sono ‘storicamente’ i clan albanesi a gestire i traffici dell’eroina in Europa con la rotta ‘balcanica’, dopo una partenza della droga dall’Afghanistan (nazione che produce il 90% del totale consumato nel Vecchio continente; i cali nelle tonnellate ‘fabbricate’, come quello del 2010, fanno ‘muovere’ i prezzi ma il fenomeno viene sempre normalizzato in pochi mesi) e un passaggio in Turchia. Diverse indagini concluse da poco hanno però dimostrato come anche gruppi marocchini abbiano cominciato a trattare partite sul suolo turco gestendo successivamente rotte europee con basi in Olanda. In questo quadro, in Italia, non manca il sostegno delle organizzzazioni criminali nostrane.

BOOM DI SEQUESTRI

Segnale preoccupante per la Lombardia e per Cremona arriva dal boom di sequestri di eroina registrato tra il primo quadrimestre 2011 e lo stesso periodo del 2012 nella capitale della droga a noi più vicina: Milano e il suo hinterland. E anche nella provincia cremonese non sono mancate ‘scoperte’ negli ultimi mesi: molte delle attività delle forze dell’ordine hanno incrociato la pericolosa sostanza stupefacente.

LE PIU’ RECENTI OPERAZIONI A CREMONA

Solo una settimana fa i Carabinieri di Casalmaggiore hanno stroncato un traffico tra la zona casalasca e quella mantovana, con tre arresti che hanno sgominato un piccolo gruppo di indiani. A metà maggio sono stati invece i militari dell’Arma di Crema a bloccare un canale di eroina, mettendo le mani su un imponente quantitativo (3 chili) nascosto in un’automobile guidata da un albanese sulla Paullese; la sostanza secondo gli investigatori non era destinata, almeno direttamente, al territorio locale. Sempre a maggio un 26enne di Rivolta è stato bloccato mentre confezionava in macchina, mentre ad aprile ben 80 dosi sono state recuperate e sequestrate con un blitz della polizia stradale cremasca in un parcheggio di Castelleone (arrestato un marocchino 26enne fermato con una vecchia Clio). A Cremona una vero e proprio magazzino è stato trovato nel corso di un’indagine ad ampio respiro su un fiume di eroina proveniente dall’Albania e destinato prevalentemente al commercio milanese: gli uomini della questura hanno sequestrato 17 chili di eroina e un chilo di coca in un box di via Lungastretta, intestato alla compagna di un albanese finito in arresto nel corso di un’operazione del commissariato Garibaldi Venezia di Milano, conclusa a fine aprile.

Sono solo le ultime operazioni nelle zone di Cremona, Crema e Casalmaggiore. Nei primi mesi del 2012 e nel corso del 2011 pusher sono stati fermati in ogni parte della provincia (come nel caso di tre ventenni italianissimi, di un 25enne di Paderno Ponchielli, di una 23enne di Pizzighettone, o di un 31enne bloccato a San Bassano).

Michele Ferro

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