Lettere

Processo Tamoil, io parte civile al posto del Comune

da Gino Ruggeri

Al processo Tamoil il Sindaco di Cremona, Oreste Perri, non si è presentato e non si è costituito parte civile.
Era doveroso, pertanto, che un cittadino elettore si sostituisse ad esso come consente l’attuale legislazione (art. 9 D.Lgs. 267/2000) .
I reati di cui sono accusati i dirigenti Tamoil sono gravi e non solo ambientali.

Come si legge nella richiesta di rinvio a giudizio, “gli indagati avrebbero accettato il rischio di avvelenare le acque della falda superficiale intermedia e profonda omettendo di fare idonei interventi di messa in sicurezza nonostante gli sversamenti al suolo di sostanze inquinanti che penetrarono nel terreno e nella falda attraverso una gestione illecita dei rifiuti, degli incidenti di perdite dai serbatoi e dalla rete di raccolta delle acque”.
Sarà compito del Tribunale stabilire la portata dei danni, ma è chiaro che il Comune di Cremona i cui elementi costitutivi sono la popolazione ed il territorio ha perso una grande occasione per difendere gli interessi dei propri cittadini.

Mi auguro che Tamoil risarcisca pienamente il danno arrecato alla città e non si limiti ad una bonifica di facciata come prevista dall’accordo fra gli enti territoriali i sindacati e la raffineria il 1 aprile 2011, accordo con il quale si assolveva preventivamente la società petrolifera e che peraltro non è mai stato ratificato dal Comune e quindi è giuridicamente inconsistente e non prevede nessuna garanzia.
C’è poi il futuro da difendere, al posto della raffineria ora c’è un deposito, ma chi garantisce che sia ambientalmente sostenibile ?
Il comportamento del Comune ricalca la tendenza degli ultimi decenni.
Da quando è stata rinnovata la concessione alla Tamoil nel 1985, anno di passaggio della proprietà alla famiglia Gheddafi,  le istituzioni tutte si sono completamente disinteressate dell’aspetto ambientale. La Tamoil ha sponsorizzato per decenni gli eventi culturali e sportivi della città. Tutti contenti tranne i radicali. Difatti, nel 1985 in consiglio comunale solo l’allora consigliere radicale eletta nella lista verde si oppose al rinnovo della concessione senza garanzie. La nostra battaglia viene dunque da lontano e l´azione di oggi è solo l’epilogo.
Non stiamo negando che TAMOIL abbia svolto un ruolo importante per la città sotto il punto di vista occupazionale, ma creare lavoro non significa ricevere un´autorizzazione a trascurare la sicurezza ambientale e, quindi, sanitaria.
Tamoil ha di fatto sempre operato un ricatto occupazionale ed ora ambientale. Le istituzioni hanno sempre capitolato. In questo sono coerenti, non c´è che dire.
Sono fiducioso che il 19 giugno la mia richiesta sia accettata dal GUP anche sulla scorta del precedente che ha coinvolto il segretario radicale Staderini che si sostituì al Sindaco di Roma Alemanno nel caso del processo sui presunti abusi edilizi compiuti in alcune strutture sportive in vista dei mondiali di nuoto del 2009. In quel caso la Cassazione respinse la richiesta di Alemanno di escludere Staderini.

 

Gino Ruggeri
Tesoriere Associazione Radicale Piero Welby

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