Cronaca

Caos Imu, assalto agli sportelli: cremonesi a caccia di aiuto

Caf intasati. Le pratiche si accumulano, e mentre da più parti a livello nazionale partono spinte affinché dallo Stato arrivi un rinvio dei pagamenti per risolvere la situazione, le difficoltà di gestione del caso Imu, tra nuovi calcoli, e nuovi euro da tirare fuori, sono evidenti. In pochi giorni sono state concentrate le scadenze più diverse, dall’Imposta municipale unica, al 730, per citarne un paio. Gli uffici dei Caf sono sempre strapieni in questi giorni, mentre ci si avvia a passi veloci verso il 18 giugno, giorno in cui si dovrà pagare il primo acconto Imu. Solo il centro di assistenza fiscale Cgil di Cremona città ha già fatto fronte a 3500 pratiche. E centinaia sono le prenotazioni per le prossime settimane. Un’ondata fatta di iscritti e non, e almeno ‘doppia’ rispetto a quanto inizialmente preventivato, sulla base delle richieste arrivate negli anni scorsi con l’Ici.
A Cremona grande afflusso anche allo sportello Imu del Comune. Attivo dal 7 maggio, ad oggi ha effettuato 7mila pratiche (tutte gestite con sistema elettronico) e, fino al 18 giugno, ha in agenda circa 3 mila appuntamenti per altrettanti cittadini che devono calcolare la prima parte dell’imposta con aliquota base (decisa dal governo) per l’abitazione principale al 0,4% e per tutti gli altri immobili a 0,76%. “Abbiamo dedicato una linea telefonica apposita per le informazioni generali – dice Mario Vescovi, responsabile dello sportello -. Chi chiama chiede riscontri su l’aliquota, sulla consistenza dell’acconto, sulla situazione dei divorziati”.
Quattro sportelli fissi per il calcolo dell’Imu dai quali il cittadino esce con l’acconto e il modello F24 compilato, uno libero per altre informazioni. “Abbiamo spedito a casa l’informativa – racconta Vescovi – con la tabella relativa alla base di calcolo ricavata dai dati catastali. Se ci sono errori nella tabella, noi non possiamo fare modifiche perché l’errore è a monte e il cittadino si deve rivolgere al Catasto. Se una persona risulta, dalla tabella, proprietario ma non è soggetto a Imu gli diciamo che non deve pagare”.
E per i cremonesi è solo il primo step. Presto, infatti, dovranno fare i conti con le aliquote decise dal Comune: prima casa dall’importo minimo previsto dal governo di 0,4% (4 per mille) passa allo 0,5% mentre la seconda casa va allo 0,93%. L’Irpef passa dallo 0,35 allo 0,65 retroattivo a gennaio 2012.

Greta Filippini
Michele Ferro

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