Quali danni dall'inquinamento Tamoil? Il Pd chiede un consiglio comunale aperto Burrascosa segreteria provinciale
Sopra un momento dell’assemblea serale al Circolo Signorini (foto Francesco Sessa)
Niente liturgie di partito o ipocrite tiritere. Alla direzione provinciale allargata del Pd si è discusso, si è urlato, ci si è confrontati con toni molto accesi per quasi tre ore. Dalle 18 alle 21, orario in cui bisognava smettere perchè in altra sede, il circolo Signorini, era prevista l’assemblea cittadina di iscritti e simpatizzanti. La vicenda Tamoil, la costituzione o meno di parte civile nel processo, la sovraesposizione mediatica su questo tema hanno fatto salire la pressione dei presenti in segreteria ed anche chi è più portato al ragionamento e all’analisi, alla fine ha dovuto alzare la voce. Nel mirino, soprattutto, le posizioni sul tema del parlamentare cremonese Luciano Pizzetti che in più occasioni ha dichiarato di condividere la posizione dell’amministrazione Perri di non costituirsi parte civile nel processo penale contro Tamoil in quanto l’azienda si è impegnata, con l’accordo di Roma a tutela dei lavoratori, anche a risanare le aree esterne mettendo sul piatto dieci milioni di euro. La sua posizione è stata contrastata da quasi tutti i presenti. Pizzetti ha argomentato la sua scelta con la possibilità eventuale di un’azione civile nei confronti della Tamoil, se questa fosse inadempiente.
Dopo una lunga ed accesa discussione la direzione non ha preso nessuna decisione in merito alla richiesta di costituzione o meno di parte civile nel processo ma ha invece chiesto un consiglio comunale aperto dedicato interamente ai problemi ambientali che l’inquinamento della raffineria ha provocato. La richiesta verrà formalizzata nella giornata di martedì al sindaco. In particolar modo si chiederà una relazione tecnica dettagliata sullo stato dell’inquinamento, sui danni eventuali, sui costi stimati della bonifica integrale e quale cifra l’azienda metterà a disposizione per la bonifica esterna. La richiesta è anche motivata dal fatto che l’Amministrazione da mesi non risponde ad analoghe richieste avanzate dal gruppo consiliare del Pd. Dalla segreteria provinciale è anche emerso come si giudichi positivamente l’accordo firmato al Ministero per la tutela dei dipendenti della raffineria. I dubbi sono soprattutto sui reali danni ambientali subiti da un inquinamento durato anni.
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