Cronaca

Tamoil, Comune fuori dal processo Ma Perri rischia una figuraccia

Processo Tamoil, sindaco e Giunta rischiano proprio una brutta figura. Se i vertici del Comune non chiederanno di costituirsi parte civile qualcuno potrebbe farlo a nome del Comune stesso. Basterà un qualsiasi cittadino per difendere gli interessi della collettività vista l’eventuale latitanza dell’Amministrazione. Come già accaduto altrove. Esiste già parecchia giurisprudenza al riguardo. L’articolo 9 del testo unico degli enti locali recita: “Ciascun elettore può far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano al Comune e alla Provincia. Il giudice ordina l’integrazione del contraddittorio nei confronti del Comune ovvero della Provincia. In caso di soccombenza, le spese sono a carico di chi ha promosso l’azione o il ricorso, salvo che l’ente costituendosi abbia aderito alle azioni e ai ricorsi promossi dall’elettore”. Il risarcimento finirebbe al Comune.

Nel corso della scorsa udienza il giudice Guido Salvini, su richiesta del pm Fabio Saponara, aveva disposto che al Comune fosse stata data la possibilità di costituirsi parte civile: inviato un avviso “della prossima udienza (7 giugno, ndr) con allegata richiesta di rinvio a giudizio, essendo prospettabile la qualità in capo a tale ente territoriale di persona offesa”.

Mentre il Comune sta ancora prendendo tempo sfogliando la margherita (parte civile sì-parte civile no), 26 soci della Canottieri Bissolati – tutelati dagli avvocati Gian Pietro Gennari e Paolo Tampelli del foro di Cremona – hanno deciso di costituirsi parte civile nel processo. Il 7 giugno sarà formalizzata la costituzione per i danni da inquinamento che hanno portato alla chiusura delle piscine della Canottieri e al pericolo di esplosione. Anche il Dopolavoro Ferroviario si costituirà parte civile e i 1800 soci saranno rappresentati dall’avvocato Annalisa Beretta del Foro di Cremona.
Infine Legambiente probabilmente si costituirà parte civile sia come circolo di Cremona che come associazione regionale. Tra l’altro, il coordinatore Pierluigi Rizzi è intervenuto sulle titubanze del Comune: “Da quello che possiamo capire, la Giunta è in notevole imbarazzo su questo passaggio. Noi consideriamo grave questo atteggiamento. Non si può avere imbarazzo su questa scelta! Il Comune di Cremona deve costituirsi parte civile nel procedimento Tamoil. Il danno che la raffineria ha provocato è stato grandissimo – afferma Rizzi – e quindi la Giunta deve fare una scelta decisa senza alcun imbarazzo e senza alcuna paura. Ricordiamo quello che ha fatto l’Amministrazione comunale di Mantova nei confronti del petrolchimico della città virgiliana”.

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