Cronaca

Otto per mille alla Chiesa, le attività sostenute dalla Diocesi di Cremona

La diocesi di Cremona ha ricevuto 1.383.724,79 euro dallo Stato grazie all’otto per mille destinato dai cremonesi alla Chiesa Cattolica nel 2011. Il denaro è stato usato per il restauro e la  conservazione dei beni culturali, patrimonio della collettività, per attività caritative e iniziative pastorali. La somma che ha potuto usare la diocesi di Cremona è stata divisa in 826.782,55 destinati a esigenze di culto e alla pastorale e 556.942,24 euro per interventi caritativi.

Agli edifici di culto 150mila euro: 50mila euro per l’erigenda chiesa del Maristella a Cremona, 10mila euro per il restauro del Santuario Madre della Parola Divina in Ca’ de’ Cervi nella parrocchia di Derovere, 20mila euro per l’impianto di riscaldamento nella chiesa di Fiesco, 10mila euro per l’impianto di videosorveglianza nella chiesa di S. Archelao a Castelverde, 15mila euro per l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento nella chiesa di Casanova d’Offredi, 5mila euro per il saloncino della parrocchia di Levata, 10mila euro per il restauro delle decorazioni interne della parrocchiale di Dosimo, 10mila euro per il restauro delle statue della facciata della chiesa di Vicoboneghisio e 20mila euro per i tetti della parrocchia del Boschetto. Inoltre 180mila euro sono stati destinati alla manutenzione straordinaria delle canoniche e dei locali per il ministero pastorale. Nel dettaglio sono stati stanziati 15mila euro per la parrocchia di Castelvisconti, 50mila per Picenengo, 60mila per Salarolo Monasterolo e 55mila per S. Michele Sette Pozzi.

Per i costi di gestione della Curia diocesana e per tutte le attività pastorali diocesane utilizzati 229.846,55 euro. Destinati 40mila euro al Centro pastorale diocesano «Maria Sedes Sapientiae». Per i mezzi di comunicazione sociale: 70mila euro al settimanale Vita Cattolica e 100mila a Teleradio Cremona, che gestisce Rcn e il centro di produzione televisiva. Nelle esigenze di culto e pastorali rientra anche il sostegno ai sacerdoti ‘fidei bonum’ che hanno ricevuto 35mila euro. Infine 20mila euro accantonati nel fondo diocesano di garanzia che servirà a finanziarie future opere e 1.936,00 euro sono stati usati per coprire le spese del servizio diocesano del Sovvenire.

Un capitolo importante riguarda anche la carità: almeno 17 enti o associazioni di solidarietà hanno ricevuto, grazie alla scelta dei contribuenti, delle cospicue somme che permetteranno di continuare la loro opera. Alla Caritas cremonese sono andati 75mila euro, alla Casa dell’Accoglienza di Cremona 68.242,24 euro e alle Cucine Benefiche gestite dalla San Vincenzo diocesana 20mila euro. Alla Casa dell’Accoglienza di Casalmaggiore, invece, sono giunti 15mila euro, mentre 10mila euro sono stati dati rispettivamente al Centro Aiuto alla Vita, ai Consultori matrimoniali di Cremona e Viadana, al Punto famiglia di Caravaggio, alla Fondazione Casa Famiglia S. Omobono.

Ci sono poi i contributi al Movimento per la Vita (5mila euro), alla Fondazione Opera Pia Casa della Provvidenza (5mila euro), al Focolare Grassi (2mila euro), al Cappellano delle Carceri don Felice Bosio (5mila euro). Per gli interventi diretti della diocesi sono stati utilizzati 84.700,00 euro, mentre 150mila sono giunti all’Opera Pia Ritiro Sant’Angelo. Altri 7mila euro sono stati divisi a favore di altri enti e associazioni caritative, mentre 25mila euro sono stati accantonati per iniziative di carattere pluriennale.

La possibilità di destinare l’otto per mille del gettito Irpef alla Chiesa cattolica nasce dalla revisione concordataria del 1984 ed è in vigore dal 1990. I fondi raccolti hanno tre destinazioni (legge 222/85): esigenze di culto e di pastorale della popolazione, sostentamento del clero diocesano e interventi caritativi in Italia e nel Terzo Mondo. Grazie all’85,01% dei contribuenti che ha scelto di firmare per la Chiesa cattolica, nel 2011 è stato possibile contribuire così alla missione della Chiesa: per il culto e la pastorale nelle diocesi e nelle parrocchie, le nuove chiese parrocchiali, le iniziative nazionali e il restauro del patrimonio artistico (468 milioni), per i progetti di carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo (235 milioni), per sostenere circa 37 mila sacerdoti diocesani, compresi i circa 500 fidei donum in missione all’estero (361 milioni di euro).

Michele Ferro

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