Cronaca

Pronto Soccorso, l'ambulatorio "taglia code" esportato in regione In arrivo monitor per familiari

foto Francesco Sessa

Dalla Regione un provvedimento “rivoluzionario” sulle strutture di Pronto Soccorso della Lombardia. Ticket “retroattivi” sui codici bianchi, ambulatori “taglia code” e monitor per i familiari in sala d’aspetto. Per l’Ospedale di Cremona, però, poche novità effettive. I casi meno gravi pagano già 25 euro di ticket all’uscita dell’ospedale come previsto dalle nuove direttive regionali, e non sulla base delle valutazioni cliniche fatte dal medico all’ingresso, come succede ancora in altre strutture. Questo perché un paziente che all’inizio può essere considerato codice verde, dopo gli accertamenti può rivelarsi un codice bianco e dunque il pagamento è veramente ‘giustificato’ solo in fase di uscita.
Altra novità dalla regione, l’ambulatorio “taglia code” che all’Ospedale di Cremona è però già attivo in fase sperimentale da dicembre 2011. Percorsi differenziati di carattere ambulatoriale nella fascia oraria 8-20 per le problematiche di bassa intensità, come dermatiti, ferite che non richiedono punti, mal di schiena. Dal 1° dicembre al 31 gennaio, 976 persone sono passate da questo canale privilegiato, 660 codici bianchi e 310 verdi. Circa il 15% degli ingressi al Pronto Soccorso. L’iniziativa, presentata alla Regione, è stata scelta per essere esportata a livello regionale con l’obiettivo di alleggerire il Pronto Soccorso e di individuare percorsi ad hoc per i codici meno gravi.
Resta la terza ed ultima novità, l’unica ancora da attuare per l’ospedale, riguardante i sistemi informativi per i parenti: monitor che permettono a chi è in sala d’attesa di seguire passo dopo passo la situazione del proprio familiare identificato con un numero di accesso ed entrato nel circuito dei controlli medici e degli esami (lo stanziamento del Pirellone è di 50 mila euro per Pronto Soccorso).
Il Provvedimento regionale deve essere recepito entro il 1° giugno dalle trenta strutture individuate dalla Giunta, tra le quali l’Ospedale di Cremona. “Siamo soddisfatti che sia stata accolta e recepita la problematica che abbiamo sollevato nelle settimane scorse sugli organi di stampa. Il 15% degli accessi al Pronto soccorso negli ospedali di Milano e area metropolitana sono ingiustificati e potrebbero essere gestiti da un servizio parallelo, alleggerendo così il carico di lavoro delle strutture di emergenza e soprattutto riducendo i tempi di attesa per tutti – afferma Arturo Bergonzi, segretario generale della Cisl Medici Lombardia -. Ma ancora più rilevante è che l’ambulatorio per i codici bianchi e verdi, una delle principali soluzioni presentate nel documento “Proposte per la sanità lombarda” dalla Cisl Medici Lombardia, sia stato accolto e diventerà operativo in 30 ospedali lombardi”. “In questo modo abbiamo dato un contributo forte e concreto verso un positivo intervento a favore di tutti i cittadini lombardi nel momento in cui si trovano ad avere bisogno dei Pronto soccorsi – aggiunge Ugo Duci, segretario regionale della Cisl Lombardia -. Abbiamo dato anche un aiuto ai medici ed agli infermieri che operano in prima linea nei dipartimenti di emergenza e urgenza e nei Ps lombardi, alleggerendo il loro carico di lavoro, permettendo loro di dedicarsi con più efficienza e quindi efficacia ai codici più gravi”.

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