Cronaca

Dati inquinamento Tamoil, Pd: "Risposte di Bordi non soddisfacenti"

Scostamento dei dati sull’inquinamento della Tamoil. Un mese fa, dopo la pubblicazione sul sito del comune di Cremona dei dati relativi al monitoraggio delle acque di falda, soli gas e aria della raffineria, unitamente ai risultati della seconda campagna di monitoraggio relativo all’anno 2011 per la qualità della falda, il Pd aveva confrontato i dati relativi ad alcuni piezometri dell’acquifero superficiale delle aree esterne alla raffineria riferiti al medesimo periodo temporale (ottobre/novembre 2011) e aveva rilevato che i dati resi noti dall’Arpa e della società URS Italia (società incaricata da Tamoil) mostravano scostamenti sensibili.
Da qui, l’interrogazione di Alessia Manfredini e Caterina Ruggeri del 30 aprile con tre richieste: la motivazione di questo scostamento tra i dati forniti da Tamoil e quelli relativi dall’arpa per i seguenti piezometri: Pe 26/18, Pe 25/18, Pe 23/18, Pe 3/18; le cause che determinano la presenza cosí marcata di Fe nella falda superficiale ( es. Pe 3/18 valore del ferro pari a 19200, Pe 25/18  8500 contro il limite di legge fissato a 200 microgrammi/l); gli estremi dell’ordinanza in vigore per l’utilizzo dell’acqua nelle società canottieri e le eventuali misure volte a garantire la salute dei cittadini.
Ora la risposta dell’assessore Bordi. “Dai grafici scrive – si nota che sono considerati validi solo i dati per i quali c’è possibilità di confronto tra le parti e che non si discostano da una linea di riferimento che rappresenta la situazione di perfetto accordo numerico tra i due valori”.
“Sullo scostamento evidente di alcuni dati relativi alle aree esterne riferiti all’anno 2011- commentano le consigliere democratiche – l’assessore Bordi preferisce non rispondere in maniera puntuale e coerente alla domanda posta, ma rimanda ad una serie di grafici (tra l’altro in bianco e nero) non del tutto comprensibili e che comunque fanno riferimento a dati relativi alle aree interne (non esterne) e agli anni 2008/2009. Si limita a dire che sono considerati validi i dati per i quali c’é possibilità di confronto tra le parti e che non si discostano da una linea di riferimento che rappresenta la situazione di perfetto accordo numerico tra i due valori. Di questa risposta non possiamo ritenerci soddisfatte e il Pd s’impegna a chiedere ulteriori dettagli nel prossimo osservatorio Tamoil, annunciato per metà maggio, che dovrebbe avere la presenza dei consulenti del Comune di Cremona i prof. del Politecnico di Milano che dal 2008 stanno assistendo il Comune di Cremona in tutte le fasi dalla caratterizzazione, all’analisi di rischio e ai progetti di messa in sicurezza e bonifica”.
“Sulla presenza significativa di ferro nella falda superficiale – concludono Manfredini e Ruggeri – si conferma che la presenza elevata di idrocarburi può determinare questo fenomeno. Sull’ordinanza in vigore, sono quelle emanate il 4 agosto 2009 e 13 agosto 2009, n. 39564/2009 e 39568/2009. Nonostante i miglioramenti vige la massima cautela, ovvero divieto parziale di utilizzo dei pozzi presso le società canottieri e utilizzo dell’acqua proveniente dall’acquedotto comunale”.

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