Cronaca

Piccione impallinato mille euro di ammenda all'imputato

Il giudice Beluzzi e l'avvocato Farina

Riqualificazione del reato e ammenda di mille euro per un 26enne cremonese finito a processo con l’accusa di uccisione di animali per aver impallinato un piccione trovato morto nel baule della sua auto. Il giudice Pierpaolo Beluzzi ha riqualificato il reato, inquadrandolo nelle norme speciali che tutelano la fauna selvatica. Non essendo stato in possesso delle necessarie autorizzazioni, il giovane è stato ritenuto colpevole di esercizio illegittimo della caccia e condannato ad una pena pecuniaria. Per l’imputato, sia il pm onorario Silvia Manfredi che l’avvocato difensore Silvia Farina avevano chiesto l’assoluzione. Ora il legale valuterà se ricorrere in Cassazione. L’arma usata per uccidere il piccione non è mai stata trovata, ma per il giudice a tradire il 26enne era stato il nervosismo manifestato davanti ai carabinieri che il 21 settembre del 2009 lo avevano fermato per un controllo e che avevano trovato il piccione morto impallinato nel baule. L’imputato si era quindi trovato a processo con l’accusa di aver violato l’articolo 544 bis del codice penale che fa parte dei delitti contro il sentimento per gli animali.

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