Cronaca

Stupro e rapina, inchiodati da collana col teschio Arrestati dai carabinieri

Sopra, l’Arma sul luogo della violenza e i due arrestati (a sinistra G.A. e a destra N.C.A.B.)

AGGIORNAMENTO – Due senegalesi residenti in città arrestati dai carabinieri della stazione di Cremona per violenza sessuale e rapina. La vittima è una prostituta. In manette sono finiti un 18enne (N.C.A.B.) e un 27enne (G.A.), entrambi senegalesi residenti in città; disoccupato il primo (maggiorenne da meno di una settimana) e operaio il secondo. Verso l’una di questa notte hanno agito ai danni di una lucciola, una romena di 24 anni, caricata sulla via Mantova. A turno i due hanno abusato della ragazza, dalla cui borsa sono stati portati via 100 euro, incasso della serata. Una collana con un teschio, indossata dal più giovane, è rimasta impressa nella memoria della 24enne e ha contribuito ad incastrare i due. Entrambi sono stati bloccati e hanno ammesso le proprie responsabilità, messi alle strette dai militari, allertati proprio dalla prostituta.

I DETTAGLI – L’attenzione dei due, che stavano girando a bordo della Polo di proprietà del più grande, è stata attratta dalla romena perché nuova di quella zona. Come accennato si sono fermati verso l’una per intrattenersi con lei. L’hanno caricata e si sono fatti condurre in una stradina di campagna non molto lontano. La 24enne ha però chiesto di essere riportata indietro dopo essersi rifiutata di consumare il rapporto prima del pagamento. Secondo la ricostruzione il 18enne ha perso allora la pazienza, l’ha presa per il collo, l’ha buttata in terra e l’ha violentata; poi gli abusi del 27enne (è in questi frangenti che il più giovane ha sfilato 100 euro dalla borsa della lucciola). L’incubo per la romena è durato circa un’ora. Il 27enne e il 18enne si sono allontanati lasciandola sul posto. Superato lo shock, la ragazza ha preso il telefono e ha lanciato l’allarme, fornendo i primi e fondamentali elementi utili a risalire ai due, noti alle forze dell’ordine. I carabinieri sono arrivati a N.C.A.B. attorno alle tre, sorprendendolo a casa: era appena rientrato e indossava ancora una canotta da basket bianca sporca di erba, terra e del rossetto della 24enne. Ad incastrarlo anche una grossa collana con un teschio, descritta dettagliatamente dalla vittima dello stupro durante i primi contatti con i carabinieri. In tasca il 18enne aveva due banconote da 50 euro, ancora arrotolate, così come le aveva arraffate. E’ crollato all’alba, in caserma, ammettendo le sue responsabilità. E ha fatto il nome del complice, bloccato mentre stava per andare a lavorare. Anche quest’ultimo, incalzato dai carabinieri, ha confessato l’accaduto. Per la romena i medici dell’ospedale hanno verificato la presenza di alcune escoriazioni sul collo, guaribili in pochi giorni, ma soprattutto i segni della drammatica violenza sessuale. I senegalesi si trovano ora agli arresti domiciliari.

Michele Ferro

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