Cronaca

Non paga gli alimenti alla figlia ma ha disturbi mentali assolto per incapacità

Avvocati Corbari e Ferrari

La perizia dello psichiatra Franco Spinogatti, esperto nominato dal giudice, lo ha ritenuto incapace di intendere e di volere e il giudice Pierpaolo Beluzzi lo ha assolto perché non imputabile. Quella di Cremona è la seconda sentenza pronunciata in Italia che ha riconosciuto la non imputabilità ad un cremonese di 40 anni affetto da un disturbo schizofrenico di tipo paranoide finito a processo per non aver pagato gli alimenti alla figlia dopo la separazione dalla moglie. Sulla sua patologia, gli avvocati Monia Ferrari e Massimiliano Corbari hanno prodotto la sentenza n. 34333 della Corte di Cassazione del 23 settembre 2010 che aveva accolto il ricorso di un uomo di Lecco condannato dalla Corte d’Appello di Milano per aver fatto mancare i mezzi di sussistenza ai due figli minori. Per la Cassazione non può essere condannato per essersi sottratto agli obblighi di assistenza nei confronti dei figli il genitore con gravi disturbi psichici che non è in grado di rendersi conto che li priva dei mezzi di sussistenza. L’uomo era affetto da un grave disturbo della personalità che lo portava a sospettare degli altri e incideva negativamente sulla sua capacità intellettiva. Simile il caso del 40enne cremonese, anch’egli sottoposto ad una perizia per “valutare  la sua eventuale patologia anche in relazione alla capacità di conservare il posto di lavoro”. Nel 2003, in seguito alla sua malattia, l’imputato aveva perso il lavoro. Oggi ha un’attività, è assistito da un amministratore di sostegno e corrisponde alla sua famiglia l’assegno di mantenimento.

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