Crimine informatico, forze di polizia riunite al Monteverdi
Foto Francesco Sessa
Divise di ogni tipo in mattinata al teatro Monteverdi, dove si è tenuta una “giornata di studio” su reati commessi con sistemi informatici. La diffusione di questi illeciti e l’esigenza di fornire strumenti di intervento adeguati agli appartenenti alle forze di polizia e alle polizie locali su temi legati a reati comuni e di criminalità organizzata commessi con l’uso di elaboratori elettronici, ha fornito lo spunto al questore Antonio Bufano, d’intesa con i vertici delle stesse forze di polizia e delle polizie locali, per l’organizzazione dell’iniziativa, rivolta a tutti gli operatori della provincia. L’obiettivo raggiunto è stato quello di fornire le conoscenze di base affinché ciascun operatore possa ricevere una notizia di reato completa in tutti gli elementi per poter avviare le indagini tese all’identificazione dell’autore. E’ stato il questore Bufano a introdurre i lavori, iniziati alle 9 e terminati alle 13. Le sue parole sono state seguite dagli interventi del sindaco Oreste Perri e del prefetto Trancredi Bruno di Clarafond. Sala gremita. Presenti i comandanti provinciali dei carabinieri, della guardia di finanza , della polizia penitenziaria e circa 130 operatori di tutte le forze del territorio provinciale.
Nel corso dell’attività di aggiornamento professionale sono stati trattati in maniera approfondita dal procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, Sandro Raimondi, dal dirigente del compartimento della polizia postale e delle comunicazioni di Milano, Salvo La Barbera, dal vicequestore aggiunto Fabiola Treffiletti e dall’ispettore capo Giannini gli argomenti riguardanti l’analisi della criminalità organizzata nei reati informatici, i reati commessi con strumenti informatici e gli elementi comuni nelle indagini sul web. Particolare riferimento è stato riservato ai reati contro il patrimonio e contro le persone, fino a delineare strategie di intervento contro la pedopornografia online.
Durante l’incontro, inoltre, l’attenzione dei partecipanti è stata attirata sui meccanismi di manomissione delle carte di credito e degli impianti di prelievo bancomat. Il questore, che insieme al prefetto e ai vertici delle altre forze di polizia ha seguito i lavori fino al termine, ha assicurato che l’esperienza delle giornate di formazione interforze sarà riproposta con altri argomenti.
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