Cultura

'Una vita per l'arte' Mostra omaggio a Ercole Priori

Sei mesi fa, a 94 anni, moriva Ercole Priori (leggi l’articolo). Ora l’Associazione Artisti Cremonesi, che nel 1958 l’aveva visto tra i suoi fondatori, gli dedica una mostra per ricordare Ercole Priori uomo e artista. “Ercole Priori. Una vita per l’arte” si intitola l’evento che dal 5 al 27 maggio sarà ospitato in Santa Maria della Pietà: circa 150 opere per ripercorrere la vicenda umana ed artistica di uno dei protagonisti assoluti dell’arte cremonese del Novecento.

Scrive Laura Carlino, presidente dell’associazione, nella sua presentazione al catalogo: “La mostra non è una retrospettiva in senso proprio. E’ un omaggio. E come tale non risponde alle regole della prassi e della critica storicoartistica. E’ un omaggio che l’Associazione Artisti Cremonesi ha desiderato rivolgere ad uno dei suoi fondatori e, più tardi, presidente – il quarto nell’ordine. Ma, soprattutto, è un omaggio che la figlia Tiziana ha voluto rendere a suo padre chiedendo che venissero esposte esclusivamente le opere che Ercole Priori conservava nella sua casa-laboratorio al momento della sua scomparsa”.

Ercole Priori

Nel catalogo che accompagna l’esposizione Tiziana Cordani apre la sezione critica con un’introduzione al tempo stesso sagace ed emozionata: “Ricordare Ercole significa, infatti, ritrovare le radici non soltanto mie personali ma dell’intera arte cremonese del secondo Novecento, poiché la sua figura è inscindibilmente legata a uomini ed avvenimenti che hanno avuto esiti ben al di là del tempo in cui si sono svolti. Il suo carattere appassionato e la sua intelligenza acuta lo portarono, infatti, a essere protagonista a tutto tondo della vita culturale del suo tempo, sicché l’arte cremonese non ha potuto che annoverarlo tra gli artisti suoi maggiori del secolo”.

I saggi Donatella Migliore e Sara Fontana, analizzando più approfonditamente la produzione figurativa e plastica dell’artista, ne disegnano un profilo di ampio respiro, ed evidenziano con chiarezza i rapporti vasti e profondi con tutte le più importanti correnti artistiche del Novecento italiano ed europeo, dalle avanguardie all’informale,  la cui eco ricorre costantemente nella produzione di Priori.

Un’intera sezione della mostra è dedicata al monumento a Claudio Monteverdi inaugurato il 15 maggio 1967: esattamente 45 anni fa. Una coincidenza che non può passare inosservata e che offre l’occasione per richiamare l’attenzione della città e dei suoi amministratori su uno dei casi più evidenti della trascuratezza che talvolta Cremona riserva all’arte e alla bellezza. L’esposizione dei 45 disegni inediti, straordinariamente belli ed espressivi,  che attestano il processo ideativo di Priori per  la statua del Monteverdi vuole essere infatti uno stimolo a ripensare la collocazione  del monumento per riportarlo a quella dignità che l’opera indubbiamente merita. Non a caso come logo della mostra si è scelto proprio uno di questi bozzetti, messaggio e monito per una ricollocazione che restituirebbe alla città uno dei suoi momenti più alti dell’arte cremonese del Novecento.

 

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