"Danno erariale per migliaia di euro", la Corte dei Conti indaga sul concorso delle 32 assunzioni in Comune Dirigenti e assessori chiamati a rifondere
Tensione alle stelle tra gli assessori del Comune di Cremona. Dopo la notizia della riduzione forzata dello stipendio del 26%, ecco arrivare un’altra mazzata. La Procura centrale della Corte dei Conti ha aperto una procedura per danno erariale nei confronti del sindaco, degli assessori, del direttore del personale Maurilio Segalini e del segretario generale avvocato Pasquale Criscuolo. La notizia è filtrata oggi dal palazzo comunale ed ha creato parecchia agitazione tra gli assessori: alcuni avrebbero chiesto lumi sulla eventuale copertura assicurativa, anche perché il danno erariale su cui la Corte de’ Conti sta indagando pare sia valutabile in centinaia di migliaia di euro e tutti quanti potrebbero essere chiamati a rispondere. Tutto nasce da un esposto giunto all’organo di controllo sulla corretta gestione delle risorse pubbliche. Il documento fa riferimento al concorso avviato nel 2010 relativo all’assunzione di 32 precari del Comune. Nel mirino ci sarebbe la delibera di giunta del giugno 2010 con la quale venivano assunte trentadue persone in Comune nonostante il patto di stabilità, l’obbligo di ridurre il personale e i vincoli di legge su tournover (nelle amministrazioni pubbliche, ad esempio, sono ammesse le sostituzioni di persone in quiescenza solo in ragione del 20%: cioè se in comune 10 vanno in pensione, 2 sole vengono assunte). Nell’esposto – che pare sia estremamente dettagliato ed informato – si metterebbero in luce altre presunte irregolarità. Ad esempio viene citato il comma 9 dell’art.14 della legge finanziaria. Orbene il comma 9 recita testualmente: “Il comma 9 sostituisce il comma 7 dell’art. 76 del dl n. 112/2008, per cui per tutti gli Enti (sia quelli sottoposti che quelli non sottoposti al Patto) nei quali l’incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 40% delle spese correnti opera il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Per tutti gli Enti, sia quelli sottoposti che quelli non sottoposti al Patto di stabilità, è introdotta una restrizione sulle assunzioni che possono essere effettuate nel limite del 20 per cento della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente. La disposizione del presente comma si applica a decorrere dal 1° gennaio 2011, con riferimento alle cessazioni verificatesi nell’anno 2010”.
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