Cronaca

Un gioco ad effetto di fisicità, Ponchielli rapito dai Balletboyz

– foto Francesco Sessa

Rapisce il Ponchielli la compagnia tutta maschile dei Balletboyz, fondata da Michael Nunn e William Trevitt e protagonista di numerosi documentari su Channel 4 e Bbc Three. Uno spettacolo accattivante, giocato sulla fisicità e sull’effetto. Di fronte ad un pubblico numeroso, la compagnia inglese attacca con Torsion, il primo pezzo del trittico raggruppato sotto il nome di The Talent. Ragazzi in jeans si muovono su note elettroniche in fasci di luce, prima di scomparire nel buio e poi riapparire a coppie, o in tre. Disegnano linee e cerchi con il tronco e con le braccia. Compaiono insieme: giù e sù, destra e sinistra, ordine e disordine. Il resto del pezzo è tutto basato sul doppio: i ballerini si esibiscono divisi in tre coppie, si uniscono e si allontanano, si tendono e si torcono, dando la sensazione prima di essere due, poi di essere un unico elemento. Il ritmo aumenta sull’assolo (applaudito il passaggio in cui il ballerino ruota velocemente e ripetutamente sulle ginocchia) e sulla coreografia d’insieme del finale fatta di prese, salti e acrobazie.
Un video proiettato sullo sfondo che documenta le prove dei Balletboyz alla scuola o sulla spiaggia introduce il secondo pezzo, Alpha. Un lavoro su un brano di Keaton Henson che crea una atmosfera sussurrata, minimalista, intimista. Gli otto ballerini vestono larghi pantaloni del colore della terra e sembrano graziosi guerrieri impegnati a tracciare un lungo percorso. Volano, si alzano, rotolano in una continuità espressiva davvero notevole.
Frenetico e raffinato Void, terza e ultima parte introdotta da un video urbano girato in bianco e nero. Senza quinte, i ‘boyz’ si esibiscono insieme o da soli rimandando ad alcuni passaggi del filmato. Così, sotto un cubo, un uomo si piega in avanti e poi indietro prima di iniziare la propria danza, oppure due stanno uno di fronte all’altro e poi si prendono le braccia per iniziare una lotta di scambi e di forza. Il finale è d’effetto e riassuntivo dello spettacolo: gli otto ballerini corrono sparsi, si spingono, fanno prese e capriole, poi insieme si esibiscono in un salto e quando tutti sono nell’aria le luci si spengono. Fine. La platea esplode in applausi calorosi, urlando “Bravi”, “Bravi” e costringendo i ballerini ad uscire di nuovo dopo la chiusura del sipario per l’inchino finale. Il metodo Balletboyz di una modern dance per tutti, a stampo televisivo, ha fatto centro.

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